Lo Stato non rimborserà più i danni da calamità naturali
Saranno a carico dei singoli cittadini, che potranno premunirsi stipulando un'assicurazione, spiega Giovanna Cavalli sul Corriere della Sera
Giovanna Cavalli scrive sul Corriere della Sera che un decreto della riforma della Protezione Civile – pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale – stabilisce che lo stato non pagherà più i danni provocati da catastrofi naturali agli edifici dei cittadini, che dovranno prevenirsi stipulando polizze assicurative.
«La calamità naturale sarà a carico del cittadino. In caso di terremoto, alluvione, tsunami e qualsivoglia altra catastrofe, non sarà più lo Stato a pagare i danni. A ricostruire l’edificio crollato o pieno di crepe, casa o azienda che sia, dovrà provvedere il proprietario. A sue spese. O stipulando, previdente, una relativa polizza di assicurazione.
La novità, enunciata chiaramente, si trova nel decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. In cui si afferma che «al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati». E questo per poter «garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione». Cosa che lo Stato non può più permettersi per cronica carenza di fondi».