Una giornata a Dhaka
Ieri nella capitale del Bangladesh ci sono state manifestazioni contro il governo, scontri, arresti e un grosso incendio in una baraccopoli: le foto
Sono giornate complicate in Bangladesh, dove ieri nella capitale ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia. La protesta era stata indetta dopo che 33 importanti membri dell’opposizione sono stati arrestati e accusati di essere coinvolti nei disordini occorsi durante una manifestazione antigovernativa dello scorso aprile. Il Bangladesh National Party, il principale partito di opposizione del paese, aveva quindi indetto per ieri uno sciopero generale. Nel frattempo le autorità avevano deciso di non rilasciare su cauzione i 33 attivisti politici.
Gli scontri sono avvenuti soprattutto a Dhaka, la capitale, di fronte il tribunale. Sono state bruciate automobili e autobus e le tv locali hanno riferito degli arresti di molti manifestanti, tra questi l’ex sindaco di Dhaka, Sadeq Hossain, e il segretario del BNP, Khaleda Zia. Ci sono stati scontri anche in altre città ma non si hanno notizie di feriti. L’opposizione ha chiesto al governo di lasciare spazio a un governo di transizione da qui alle prossime elezioni, previste nel 2014. Le proteste sono state accese soprattutto dalla decisione del primo ministro, Sheikh Hasina, di cambiare la legge elettorale. L’opposizione sostiene che lo abbia fatto per avvantaggiare se stesso e il suo partito. Il 17 aprile, poi, un dirigente del partito di opposizione è scomparso insieme al suo autista.
Sempre ieri a Dhaka un grosso incendio, di natura ancora incerta, ha distrutto oltre 150 baracche, provocando il ferimento di almeno 10 persone, tra cui un pompiere.