L’Italia intorno al Giro d’Italia
Le più belle fotografie della prima settimana di biciclette, campi coltivati, tornanti e finestre
Lo scorso 5 maggio è iniziata la 95esima edizione del Giro d’Italia. Insieme al Tour de France e alla Vuelta a España, il Giro è una delle tre corse ciclistiche su strada a tappe più importanti del mondo.
Da quando è iniziata, nel 1909, la corsa ha avuto una lunga storia di rivalità, grandi protagonisti ed episodi celebri: da Alfredo Binda che venne escluso dalla corsa nel 1930 (con l’espediente di farla diventare una corsa a inviti) anche se gli venne dato un premio in denaro pari a quello che era in palio per il vincitore, al duello tra Fausto Coppi e Gino Bartali nel secondo dopoguerra, al belga Eddy Merckx detto “il Cannibale” che vinse cinque Giri (record che detiene con Coppi e Bindi) tra il 1968 e il 1974. Prima che il calcio diventasse lo sport italiano più seguito, il suo posto era del ciclismo, e il Giro d’Italia era sicuramente l’appuntamento sportivo più importante dell’anno, in particolare tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta.
Una delle tradizioni più famose del Giro è quella delle maglie che vengono assegnate a chi ottiene risultati particolari: chi sta guidando la classifica generale all’inizio di ogni tappa indossa la maglia rosa (il colore della Gazzetta dello Sport, che organizza da sempre la manifestazione), chi è primo nella classifica delle tappe di montagna indossa la maglia azzurra, che da questa edizione sostituisce la tradizionale maglia verde per ragioni di sponsor, e il primo della classifica a punti indossa la maglia rossa (da due edizioni, prima era color ciclamino). In passato venivano date altre maglie, tra cui quella all’ultimo classificato: la maglia nera, espressione che è rimasta nella lingua italiana a indicare chi fa il peggior risultato in qualsiasi classifica o competizione, spesso in senso figurato.
L’edizione dello scorso anno è stata vinta dallo spagnolo Alberto Contador, ma dopo la squalifica di questo per doping avvenuta tre mesi fa (Contador era stato trovato positivo a un controllo alla fine del Tour de France, nell’estate 2010), il titolo di vincitore del Giro è stato dato al secondo classificato, l’italiano Michele Scarponi.
Il percorso del Giro cambia ogni anno. Il punto d’arrivo è tradizionalmente a Milano (dove ha sede il quotidiano La Gazzetta dello Sport), mentre la partenza è ogni volta in una località diversa: in dieci edizioni è stata fuori dall’Italia, come quest’anno, dato che le prime tre tappe si sono svolte in Danimarca (con la prima a Herning). In Italia, la corsa è ripartita il 9 maggio da Verona. Quest’anno partecipano al Giro 22 squadre (tre delle quali italiane).
Il percorso di questa edizione è lungo 3507 km, divisi in 21 tappe: è anche un modo per scattare belle foto dell’Italia, intorno al Giro d’Italia.