L’attentato in Colombia
Sono morte almeno 5 persone e altre 19 sono rimaste ferite: l'obiettivo era l'ex ministro dell'interno Fernando Londono
Almeno cinque persone sono rimaste uccise e altre diciannove sono state ferite a causa di un’esplosione avvenuta oggi poco prima di mezzogiorno (ora locale) vicino al ministero degli Interni di Bogotà, capitale della Colombia.
Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia, la bomba sarebbe esplosa su un autobus colpendo il veicolo sul quale viaggiava l’ex ministro dell’Interno e della Giustizia Fernando Londono che è stato ferito e che si trova ora in ospedale: non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono stabili. Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha detto che Fernando Londono, ministro dal 2002 al 2003 sotto la presidenza di Alvaro Uribe, era l’obiettivo dell’attentato.
Londono è un politico conservatore molto ostile al gruppo armato colombiano delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia). Poche ore prima dell’esplosione in cui l’ex ministro è rimasto coinvolto, la polizia aveva disinnescato un’autobomba vicino alla sede della polizia della capitale. Luis Eduardo Martinez, capo della polizia di Bogotà, aveva detto in mattinata che l’attentato sarebbe da attribuire proprio alle FARC.