La “passeggiata degli scrittori” a Mosca
Migliaia di persone hanno partecipato oggi a una protesta contro Vladimir Putin, promossa da un gruppo di letterati russi
di Augusto Come
Diecimila persone hanno aderito alla “passeggiata degli scrittori”, la marcia anti-Putin promossa da un gruppo di letterati russi.
I partecipanti si sono ritrovati presso il monumento ad Aleksander Pushkin, che in Russia è considerato come Dante Alighieri da noi, e hanno marciato fino a Chistye Prudy, il giardino al centro di Mosca occupato da giorni da centinaia di giovani attivisti.
I promotori dell’iniziativa, tra i quali il poeta Dmitry Bykov, la romanziera Lyudmila Ulitskaya e gli scrittori Boris Akunin e Victor Shenderovich, sono stati accolti calorosamente dalla piazza, che li ha ringraziati con lunghi applausi.
Gli intellettuali hanno giocato un ruolo di primo piano nelle proteste che proseguono nel paese da dicembre dello scorso anno. Bykov, autore di una lungo ciclo di video-poesie noto come Grazhdanin-Poet (“il cittadino-poeta”) e Akunin hanno partecipato alla fondazione della Lega degli Elettori, il comitato che ha organizzato le manifestazioni contro i brogli elettorali.
Dopo alcuni mesi di apparente calma, il movimento anti-Putin ha ripreso a muoversi. Domenica scorsa si è tenuta una grande manifestazione, terminata con centinaia di arresti. Il capofila del Fronte di Sinistra Sergei Udalzov e il blogger Alexei Navalny sono stati condannati a 15 giorni di fermo per resistenza a pubblico ufficiale.
In risposta centinaia di persone, per lo più molto giovani, hanno occupato i giardini di Chistye Prudy per richiedere il rilascio dei leader del movimento. La protesta è chiamata #OccupyAbai, in onore di Kunanbaev Abai, il poeta e filosofo kazako intorno alla cui statua si è accampato il movimento. L’occupazione dura ormai da sei giorni tra assemblee generali, dibattiti a tema e concerti improvvisati.
La marcia indetta dagli intellettuali, che fino ad ora non avevano partecipato a #OccupyAbai, ha portato nuova energia all’occupazione, che continuerà almeno fino alla prossima manifestazione, programmata per il 12 giugno.
Molti si aspettano l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia, che in precedenza ha sgombrato con la forza alcuni tentativi di occupazione, finora non è intervenuta, nonostante le minacciose dichiarazioni del portavoce di Putin Dmitry Peskov. Interpellato alla Duma sugli scontri di domenica scorsa, Peskov ha detto che la polizia si è comportata in modo fin troppo gentile e ha promesso che il parco verrà sgomberato.
Per il momento l’occupazione continua e i manifestanti si sforzano di non dare nessun pretesto ad un intervento della polizia. È vietato bere e fare rumore dopo le dieci di sera, mentre gruppi di volontari mantengono pulito il parco. “L’autorganizzazione di OccupyAbai sta mostrando a tutti che la società russa è in grado di funzionare civilmente” ha commentato Ilya Yashin, giovane liberale a cui i leader arrestati hanno delegato il coordinamento delle proteste.
Intanto l’opposizione si sta strutturando politicamente. Oggi Dmitry Gudkov, giovane esponente socialdemocratico, ha annunciato che le diverse anime del movimento, che comprende comunisti, nazionalisti e liberali, si presenteranno uniti alle prossime elezioni regionali.
foto: ANDREY SMIRNOV/AFP/GettyImages