Freud a Pisa
Nel 1897 il medico piscanalista austriaco Sigmund Freud fece un viaggio in Italia, che iniziò con la moglie Martha e proseguì con suo fratello Alexander e un collega. In questa seconda parte del viaggio scrisse quotidianamente a Martha, raccontando quel che vedeva e le sue impressioni. Prima di andare a Livorno («città bella e ricca con una spiaggia magnifica», «abbiamo mangiato divinamente») e a Siena, Freud si fermò a Pisa di cui però scrisse a Martha il 4 settembre:
«Pisa è una città morta e deserta, totale porcheria italiana»
(in Sigmund Freud, Il nostro cuore volge al Sud, Bompiani 2003)