Le leggi sulla lesa maestà in Thailandia
Vengono usate per reprimere il dissenso e limitare la libertà di espressione: un caso recente sta causando polemiche e proteste
L’8 maggio scorso un 61enne di nome Ampon Tangnoppakul è morto in un ospedale giudiziario di Bangkok, per cause sconosciute. Ampon era stato condannato a 20 anni di carcere per oltraggio al re thailandese Bhumibol Adulyadej, 84 anni, in un processo che è diventato molto celebre nel paese e che ha fatto guadagnare a Ampon il soprannome di “zio SMS”.
Ampon, infatti, è stato condannato per aver inviato con un cellulare quattro messaggi di testo che riguardavano la famiglia reale thailandese. Il tribunale li ha valutati come offensivi per la dignità reale, e sulla base delle strettissime leggi che disciplinano il reato di “lesa maestà” ha condannato Ampon a 20 anni, lo scorso novembre. L’uomo, un comune cittadino di 61 anni, si è difeso rifiutando tutte le accuse e dicendo di non sapere neppure come si inviano SMS.
La Thailandia ha la legislazione più restrittiva del mondo per quanto riguarda la protezione della reputazione del re da reati simili alla diffamazione, reati che rientrano nel codice penale del paese. Le autorità hanno approvato alcuni mesi fa una nuova legge, la Legge contro i crimini informatici, che aumenta i poteri delle forze dell’ordine nella ricerca di offese al sovrano attraverso internet o i telefoni cellulari.
Negli ultimi anni, in corrispondenza con l’aumento dell’instabilità politica in Thailandia, gli arresti e le condanne per il crimine di lesa maestà sono aumentati moltissimo. Le organizzazioni per i diritti umani dicono che la legislazione così restrittiva a protezione del sovrano è utilizzata dalle autorità come strumento per reprimere il dissenso e condannare gli oppositori politici. Le condanne per lesa maestà hanno causato qualche problema anche nei rapporti diplomatici della Thailandia, dopo che un cittadino statunitense di origini thailandesi è stato condannato per avere ripubblicato alcuni estratti di una biografia non autorizzata del re.
Il re Bhumibol Adulyadej (chiamato anche Rama IX) è stato incoronato nel 1946. Il suo è il regno più lungo tuttora in corso, durante il quale ha svolto un ruolo molto importante nella storia politica del paese. Nel 2006, durante una fase molto confusa dell’instabile vita politica thailandese, il primo ministro Thaksin Shinawatra è stato deposto da un colpo di stato organizzato da generali che si dichiaravano fedeli al re: pochi giorni fa i seguaci di Thaksin, le “camicie rosse”, hanno protestato molto rumorosamente anche fuori dall’ospedale dove è morto Ampon.
Il primo ministro thailandese è attualmente la sorella minore di Thaksin, Yingluck Shinawatra. Le “camicie rosse” avevano sperato che Yingluck avrebbe ammorbidito o eliminato le leggi di lesa maestà, che vengono spesso usate per colpire esponenti del loro movimento. L’Economist scrive che prima del 2006 le leggi venivano utilizzate molto poco, ma da allora il numero di condanne è aumentato drammaticamente e le sentenze sono diventate più severe.
foto: PAIROJ/AFP/Getty Images