J.P. Morgan ha perso 2 miliardi di dollari
La più grande banca USA ha dichiarato che ci sono stati molti errori in complesse operazioni finanziarie, ma i bilanci non andranno in passivo
J. P. Morgan Chase & Co., una delle più grandi società finanziarie del mondo con sede a New York, ha ammesso pochi giorni fa una perdita di circa 2 miliardi di dollari (1,54 miliardi di euro) a causa di una serie di operazioni di investimento andate male.
La perdita è stata ammessa dall’amministratore delegato della società, James Dimon, uno dei manager più celebri di Wall Street. Dimon, riporta il Wall Street Journal, ha tenuto una conferenza stampa dopo la chiusura della borsa di New York di giovedì e ha criticato pesantemente la strategia della banca, definendola “complessa, difettosa, male approvata, male eseguita e male controllata.”
Gli investimenti che hanno portato alla perdita sono stati decisi dal Chief Investment Office, che ha sede a Londra e valuta i rischi per la società americana. Il CIO è guidato da Bruno Iksil, un altro banchiere celebre nell’ambiente e soprannominato “la balena bianca”. Le operazioni coinvolte sono estremamente complesse (una spiegazione tecnica si trova sul blog di Mario Seminerio), ma il WSJ le riassume come basate sulla “scommessa del proseguimento della ripresa economica, attraverso una complessa rete di transazioni legate al valore di obbligazioni societarie”.
Dimon ha comunque spiegato che la società finanziaria non registrerà perdite, complessivamente. Nel primo quarto del 2012, la società ha dichiarato il guadagno di 5,38 miliardi di dollari. JPMorgan, che è la più grande banca degli Stati Uniti, era riuscita a sopravvivere alla crisi finanziaria in modo migliore rispetto a molte concorrenti, ma il WSJ scrive che questa pesante perdita a causa di investimenti errati avrà probabilmente conseguenze sulla sua reputazione.
foto: Jamie Dimon (ERIC PIERMONT/AFP/Getty Images)