Niente governo in Grecia
Fallisce anche il leader dei socialisti che sabato rimetterà il mandato: nuove elezioni sono sempre più vicine
Il socialista Evangelos Venizelos incaricato di formare un governo di unità per il Paese ha detto che sabato rimetterà il suo mandato nelle mani del presidente Karolos Paopulias. Prima di lui avevano tentato Alexiz Tsipras, leader della coalizione di sinistra radicale SYRIZA e Antonis Samaras di Nuova Democrazia, il partito di centrodestra uscito “vincitore” dalle elezioni legislative in Grecia.
Il leader del PASOK, che alle elezioni era arrivato terzo con il 13,18 per cento dei voti, non è riuscito a trovare un accordo con la sinistra radicale di SYRIZA: Tsipras ha ribadito oggi il suo rifiuto di partecipare a un esecutivo che voglia applicare il piano di salvataggio negoziato con l’Europa.
La Grecia continua a ricevere mensilmente le rate del prestito internazionale garantito da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, senza le quali il paese andrebbe rapidamente in crisi di liquidità. L’erogazione del denaro è però soggetta al rigore dei conti e all’approvazione di riforme, che larga parte dei partiti greci rigetta: il cosiddetto “memorandum”, contestato da destra e da sinistra, che molti vorrebbero rinegoziare. La Grecia deve approvare il mese prossimo un nuovo pacchetto di tagli da 14,5 miliardi di euro, per assicurarsi la nuova tranche.
Dopo la rinuncia di Evangelos Venizelos, il presidente della Repubblica Karolos Papoulias riunirà tutti i partiti per un ultimo tentativo formale di formare un governo, dopodiché indirà nuove elezioni che probabilmente si svolgeranno a giugno.