Vittorio Feltri difende i gay
Il direttore del Giornale ha scritto oggi un editoriale in prima pagina per dire che bisogna superare i pregiudizi e "rispettare le unioni gay"
In un articolo pubblicato in prima pagina sul Giornale di oggi, dal titolo “Amore e fame valgono per tutti, anche per i gay”, il direttore Vittorio Feltri ha recensito il libro “La vera storia dei miei capelli bianchi. Quarant’anni di vita e di diritti negati” della deputata del Partito Democratico Paola Concia (scritto con Maria Teresa Meli), e ha invitato – con un articolo di notevole buon senso – a superare i pregiudizi contro l’omosessualità e a “rispettare le unioni gay”.
Tutti teniamo a passare per evoluti, ma quando si tratta di parlare di omosessuali, bene che vada ricorriamo a logori luoghi comuni, banalità sconce da caserma, frasario da bar. Nel linguaggio corrente mancano perfino le definizioni appropriate: frocio, culattone, busone, orecchione, finocchio eccetera. Un vocabolario meschino, oltre che triviale, totalmente inadeguato a un discorso non dico serio, ma almeno sereno, per discutere di una questione vecchia come il mondo.
In redazione, quando l’attualità propone temi quali i Dico, i Pacs, i matrimoni tra persone dello stesso genere, non c’è giornalista che si offra volontario per scriverne. La categoria, pur zeppa di gay e lesbiche, al pensiero di vergare un articolo sulla materia, si nasconde sotto i tavoli per evitare l’incombenza.
(continua a leggere sulla rassegna stampa della Camera)