Il nuovo Windows penalizza Firefox?
Mozilla accusa Microsoft di voler privilegiare il suo browser, Internet Explorer, a scapito della concorrenza
Harvey Anderson è vicepresidente e consigliere generale di Mozilla Corporation, la società che si occupa di coordinare lo sviluppo dei programmi per conto della Mozilla Foundation, come il browser Firefox. Uno dei compiti di Anderson è tutelare le applicazioni della società dalle mosse ritenute sleali della concorrenza, che potrebbero complicare la libera diffusione di alcuni software e rendere anche la vita difficile agli utenti. Sul blog ufficiale di Mozilla, ieri Anderson ha scritto un post accusando Microsoft di aver stabilito limitazioni eccessive per i browser nella propria prossima versione di Windows allo scopo di favorire Internet Explorer, il programma per navigare online della stessa Microsoft.
Il problema, spiega Anderson, riguarderà la versione di Windows 8 realizzata per i dispositivi che utilizzano i processori di tipo ARM, e che sarà chiamata Windows RT per distinguerla da quella per sistemi tradizionali (x86). Questi microprocessori hanno la caratteristica di consumare poca energia, in rapporto alle loro prestazioni, e si sono quindi affermati molto rapidamente nel mercato dei dispositivi mobili come tablet e smartphone. Microsoft ha deciso di realizzare una versione del suo sistema operativo compatibile con questi processori per provare a espandere la propria presenza anche sui tablet, dove fino a ora la competizione è stata sostanzialmente tra Android e l’iOS degli iPad.
Come ampiamente anticipato nei mesi scorsi, il nuovo Windows avrà due “ambienti” in cui sarà possibile utilizzare i programmi. Uno sarà del tutto simile all’attuale, con il classico desktop, le icone, le finestre e la barra di stato; l’altro, invece, sarà basato su una nuova interfaccia che si chiama Metro e già utilizzata con un buon successo sugli smartphone che usano Windows Phone. Molto colorata ed essenziale, Metro privilegia l’esecuzione delle applicazioni a tutto schermo e l’utilizzo del touchscreen per spostarsi tra i vari programmi. Su Windows 8 chi produce le applicazioni potrà creare versioni dei suoi software sia per la versione desktop sia per Metro, mentre secondo Mozilla su Windows RT ai produttori di programmi sarà consentito di realizzare solamente le applicazioni per la nuova interfaccia e non per quella classica.
Firefox e gli altri browser potranno quindi esistere nella versione per Metro, che per come è fatta consente di offrire meno funzionalità avanzate agli utenti, mentre nella versione classica sarà solamente possibile utilizzare Internet Explorer. Scrive Anderson: “Considerato che Internet Explorer può funzionare su Windows per ARM, non c’è alcuna ragione tecnica per cui gli altri browser non possano fare lo stesso”.
Secondo il responsabile di Mozilla, se Microsoft non cambierà le regole, il mercato dei browser subirà un danno per quanto riguarda la libera concorrenza e la produzione di nuove soluzioni per gli utenti. Il problema potrebbe ingrandirsi e diventare molto serio in futuro: per ora le tecnologie ARM sono principalmente utilizzate sui dispositivi mobili, ma la disponibilità di un sistema operativo come Windows renderà questi sistemi rilevanti anche per i personal computer tradizionali. Il timore di Anderson è che su PC, tablet, portatili e altri dispositivi di domani i browser alternativi a Internet Explorer non abbiano spazio, come del resto era successo qualche anno fa prima che le autorità antitrust imponessero a Microsoft di rendere più semplice e libera la scelta del browser da usare su Windows.
Microsoft per ora non ha diffuso alcun commento ufficiale al post di Anderson. Le informazioni su Windows RT non sono ancora molte e osservatori ed esperti attendono qualche dettaglio in più sulla versione per ARM del nuovo Windows, comprese notizie su come saranno effettivamente gestite le applicazioni realizzate dagli altri produttori. Microsoft ha per ora confermato che su Windows RT saranno disponibili particolari versioni di Internet Explorer e del suo insieme di programmi per la produttività Office, ricordando che i sistemi con ARM non saranno una seconda scelta per gli utenti, rispetto ai sistemi basati su processori più tradizionali.
La società vuole recuperare il terreno perso nei confronti della concorrenza, portando Windows anche sui tablet. E su questi dispositivi Windows RT potrebbe rivelarsi un sistema “chiuso”, basato su scelte commerciali paragonabili a quelle adottate da Apple per il proprio iPad, che prevedono particolari limitazioni per i produttori di applicazioni.