Un aereo russo è scomparso in Indonesia
Il Sukhoi Superjet 100 aveva 50 persone a bordo: per ora sono state sospese le ricerche aeree a causa della nebbia
Il comitato di crisi che si è attivato all’aeroporto di Giacarta dopo la scomparsa dai radar dell’aereo russo Sukhoi Superjet 100 ha fatto sapere che a bordo ci sarebbero 38 indonesiani, 8 russi, un francese e un americano. Tra i passeggeri risulterebbero anche i nominativi di due italiane, ma la Farnesina sta facendo accertamenti e per ora non risultano. Tuttavia non sono stati comunicati i nomi dei passeggeri: «Abbiamo la lista» è stato detto «ma dobbiamo fare un controllo».
Nel frattempo, a causa della scarsa visibilità e della nebbia, gli elicotteri hanno dovuto interrompere le ricerche e tornare alla base. Le operazioni di soccorso sono quindi per ora limitate a terra e continueranno per tutta la notte.
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Un modello di Sukhoi Superjet 100, un aeroplano di nuova generazione sviluppato in Russia con la collaborazione di Alenia Aeronautica (del gruppo italiano Finmeccanica), è andato perduto durante un volo dimostrativo nei pressi di Giacarta, la capitale dell’Indonesia. L’aereo trasportava 50 persone ed è scomparso dai radar dopo diversi minuti di volo, senza lanciare messaggi di allarme. Il jet non è tornato in aeroporto all’orario previsto e si teme possa aver subito un incidente, anche perché non aveva carburante a sufficienza per volare più del tempo previsto per il volo dimostrativo.
Poco prima di scomparire dai radar, l’equipaggio dell’aereo aveva chiesto l’autorizzazione alle autorità dell’aviazione indonesiana per passare da un’altitudine di tremila metri a meno di duemila. Nella zona c’è un rilievo montuoso che supera i duemila metri e un’ipotesi è che l’aereo si sia schiantato contro la montagna. Le autorità non escludono comunque la possibilità che ci sia stato un dirottamento.
Oltre agli otto membri dell’equipaggio, di origine russe, sull’aereo c’erano 42 persone provenienti da diversi paesi, in rappresentanza di alcune compagnie aeree asiatiche. Il Sukhoi Superjet 100 era arrivato oggi a Giacarta, quarta tappa di un tour dimostrativo che avrebbe dovuto toccare in tutto sei diversi paesi. L’aeroplano era stato mostrato in Birmania, in Pakistan e in Kazakistan. Dopo l’Indonesia erano previsti altri voli nel Laos e in Vietnam.
Le autorità non sono riuscite a mettersi in contatto con nessuno dei passeggeri a bordo, nemmeno attraverso i loro telefoni cellulari. Un’unità di crisi messa insieme dal governo indonesiano si sta occupando del caso, in collaborazione con alcuni rappresentanti diplomatici della Russia. Alcune squadre di ricerca sono al lavoro e un elicottero sta ripercorrendo la rotta che l’aereo avrebbe dovuto seguire. Le ricerche sono però complicate dal brutto tempo e dalla scarsa visibilità.
Il Sukhoi Superjet 100 è frutto di una intesa tra l’Agenzia federale russa per l’industria, Sukhoi Aviation Holding, gruppo Finmeccanica ed Alenia Aeronautica. Il primo volo di collaudo fu eseguito a fine maggio del 2008 e da allora si sono susseguiti diversi altri prototipi, realizzati per perfezionare il modello. Il primo esemplare di serie del Sukhoi Superjet 100 è decollato nel novembre del 2010 e ha compiuto regolarmente un volo di tre ore. Al momento esistono otto esemplari di serie dell’aeroplano, ognuno dei quali costa intorno ai 35 milioni di euro. I voli dimostrativi servono per illustrare alle compagnie aeree le caratteristiche dei nuovi modelli, primo passo per ottenere ordini e commissioni per allargare le loro flotte.