Il North Carolina ha vietato i matrimoni gay
È stato approvato a larga maggioranza un contestato referendum che inserisce il divieto nella costituzione dello stato
Gli elettori del North Carolina hanno approvato a larga maggioranza l’inserimento di un emendamento nella costituzione dello stato, che limiti l’accesso all’istituto giuridico del matrimonio soltanto alle coppie formate da un uomo e una donna. L’emendamento ha ricevuto circa il 60 per cento dei voti e ha trovato molto sostegno in collegi a maggioranza afroamericana che avevano votato per Barack Obama alle presidenziali del 2008, confermando l’impopolarità dei diritti civili per i gay tra i neri. La norma faceva già parte delle leggi dello stato, oggi è nella costituzione con questa formula:
«Il matrimonio tra un uomo e una donna è l’unico matrimonio considerato legale, valido e riconosciuto in questo stato»
Il North Carolina si unisce così ad altri 38 stati americani che prevedono nelle loro costituzioni norme contro i matrimoni gay. Barack Obama si era opposto al referendum e si è detto “deluso” dal suo risultato. «Il presidente non si immischia in ogni singola questione di ogni singolo stato, ma si è sempre opposto a misure discriminatorie e divisive volte a negare diritti e benefit alle coppie gay» ha detto Cameron French, il portavoce della campagna elettorale di Obama in North Carolina. Anche Bill Clinton si è speso contro il referendum costituzionale, dicendo che farà soffrire le famiglie e porterà via dallo stato investimenti e posti di lavoro.
Non è la prima volta che in North Carolina si inserisce un emendamento costituzionale per vietare certi tipi di unioni. Come nota Buzzfeed, nel 1875 il North Carolina inserì nella sua costituzione una norma contro i matrimoni tra bianchi e neri. Il divieto è rimasto in vigore fino al 1971.
foto: AP Photo/Allen Breed