Con quali soldi finanziamo la crescita?
Due grafici dell'Economist mostrano che negli ultimi decenni le spese di molti paesi sono state troppo alte, ed è complicato spendere ancora
L’Economist ha pubblicato due grafici sui bilanci degli ultimi anni dei paesi più ricchi. Come scrive nel breve articolo allegato, per quanto l’austerità possa non piacere, non esiste un’alternativa bella e pronta a portata di mano. Finanziare la crescita vuol dire spendere e, a guardare i bilanci degli stati, anche quella è una scelta piuttosto azzardata. Negli ultimi trenta anni i bilanci dei paesi più ricchi sono stati molto spesso in disavanzo, anche se diversi paesi sono riusciti a invertire la tendenza negli ultimi tempi, come la Germania ma anche altri in difficoltà come la Spagna e l’Irlanda. Insomma, sia in tempi di crisi che in tempi di prosperità, i governi trovano sempre qualche ragione per spendere più soldi di quanti entrano nelle casse dello stato. L’Italia è prima nella classifica dal 1978 al 2001 per disavanzo, seguita dalla Francia, e lo stesso si può dire di altri paesi in grossa crisi come Grecia e Portogallo dal 1995 al 2011.