L’agguato contro Roberto Adinolfi
L'amministratore di Ansaldo Nucleare è stato ferito a una gamba a Genova: è stato operato, si riprenderà
L’amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, questa mattina ha subito un agguato mentre si trovava nei pressi della propria abitazione a Genova, nel quartiere di Marassi. Stando alle prime ricostruzioni, un uomo che lo stava attendendo sotto casa gli avrebbe sparato alle gambe intorno alle 8.30 per poi scappare su uno scooter, insieme con un complice che lo aspettava poco distante. Entrambi avevano il volto coperto con un casco.
L’attentatore avrebbe sparato tre colpi, uno dei quali ha colpito Adinolfi alla tibia destra. Adinolfi ha 59 anni, è stato soccorso dalla moglie e qualche minuto dopo da una squadra del 118. A causa delle ferite subite, è stato operato presso l’ospedale San Martino. Le sue condizioni sono state definite non gravi: dovrebbe recuperare la piena funzionalità della gamba. L’agguato non è stato ancora rivendicato ma le agenzie di stampa attribuiscono alle indagini ipotesi su “ambienti eversivi legati all’estremismo ambientale” e alla cosiddetta “ultrasinistra”. Ma per ora non si sa quasi niente e quindi non sono escluse altre possibilità, come piste anarchiche o regolamenti di conti personali.
Ansaldo Nucleare è una azienda attiva nel settore nucleare e si occupa della progettazione e realizzazione di impianti atomici. Dal 1999 è una divisione di Ansaldo Energia, a sua volta parte di Ansaldo e tra i principali produttori al mondo di centrali elettriche. È la prima azienda del gruppo Ansaldo, la società che si occupa delle realizzazioni civili per Finmeccanica.