In Grecia hanno vinto gli estremisti
Di destra e di sinistra, con i neonazisti trionfanti: crolla il PASOK, sarà molto difficile formare un governo
Punto della situazione, 00.01. Con il 60 per cento dei voti scrutinati, i grandi vincitori delle elezioni greche sono finora la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA), che ha triplicato i suoi voti rispetto al 2009 (attualmente è oltre il 16 per cento dei voti, ma pare destinato a salire), il partito xenofobo e neonazista Alba Dorata (intorno al 7 per cento) e i fuoriusciti di Nuova Democrazia, gli Indipendenti Greci (10,5 per cento): tutti partiti fermamente contrari al “memorandum”, l’accordo tra governo greco e Fondo Monetario Internazionale sulle misure per uscire dalla crisi del paese. È difficile che Nuova Democrazia e i socialisti del PASOK, entrambi crollati rispetto al 2009 e ora rispettivamente al 19,8 e al 13,6 per cento, riescano a formare un nuovo governo di coalizione. Una possibilità di cui si sta parlando in queste ore, come se ne era parlato nei giorni precedenti alle elezioni, è che tra pochi mesi si vada nuovamente a votare.
23.30 – Con il 53,6 per cento dei voti scrutinati, il nuovo parlamento unicamerale greco avrebbe 112 seggi di Nuova Democrazia, 49 della Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA), 42 del PASOK, 32 degli Indipendenti Greci (fuoriusciti di ND, contrari al memorandum), 26 del Partito comunista (KKE) e 21 dell’estrema destra di Alba Dorata.
23.05 – Per la prima volta dalla fine del regime dei colonnelli, nel 1974, si è interrotto il dominio dei due partiti principali della politica greca, il PASOK e Nuova Democrazia. La crisi economica ha cambiato tutti i rapporti di forza rispetto al 2009: il PASOK ha perso circa 30 punti percentuali (prese il 43,9 per cento), ND è passato dal 33,5 per cento al 20 per cento circa. Hanno vinto i partiti contrari al “memorandum”, l’accordo tra governo greco e Fondo Monetario Internazionale che a ottobre scorso ha stabilito il percorso di riforme durissime per ottenere il prestito internazionale. La cosa difficile, ora, sarà formare un governo: PASOK e ND avranno bisogno di alleati perché uniti non avranno la maggioranza, ma tutti i partiti che hanno preso più voti oltre a loro sono contrari alle misure concordate con le istituzioni internazionali.
22.54 – 46% dei voti scrutinati:
Nuova Democrazia 20.27
Syriza 15.87
Pasok 13.97
Indipendenti Greci 10.38
Partito Comunista 8.35
Alba Dorata 6.85
Sinistra Democratica 5.99
22.20 – La conferenza stampa di Nikos Michaloliakos, leader di Alba Dorata.
21.54 – Il leader degli Indipendenti Greci ha escluso alleanze con Pasok e Nuova Democrazia, i partiti responsabili delle misure di austerità.
21.12 – I risultati col 15% dei voti contati.
Nuova Democrazia 20.90
Syriza 15.22
Pasok 14.66
Indipendenti greci 10.20
Partito Comunista 8.29
Alba Dorata 6.72
Sinistra Democratica 5.91
19.42 – Per avere un termine di paragone, la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) aveva ottenuto il 4,6 per cento dei voti nelle elezioni del 2009, mentre ora è data oltre il 14 per cento. SYRIZA ha detto che non si alleerà con Nuova Democrazia o il PASOK, ma con il Partito Comunista Greco e con la Sinistra Democratica. Per Nuova Democrazia sarà insomma molto difficile, vedendo i primi risultati, mettere insieme una coalizione che abbia la maggioranza del parlamento greco.
19.41 – Il ministro dell’Interno ha annunciato che i primi risultati ufficiali compariranno intorno alle 19.30 ora italiana, mentre per un quadro più completo bisognerà aspettare dopo le 21.
19.30 – Un altro exit poll, commissionato da Skai, dà risultati piuttosto simili al primo, ma con un risultato ancora migliore per Nuova Democrazia:
Nuova Democrazia 20,5-24,5%
Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) 14-18%
PASOK 13-17%
Partito Comunista greco (KKE) 7-10,5%
Indipendenti greci 7-10%
Sinistra democratica 6-9%
Alba Dorata 5-8%
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Oggi si è votato in Grecia per rinnovare il parlamento unicamerale del paese. I seggi si sono chiusi alle 19 (le ore 18 in Italia). Sono elezioni con un esito molto incerto, vista la durissima crisi che sta colpendo il paese: i due partiti principali, PASOK (partito socialista) e Nuova Democrazia (centrodestra), che sostengono e forniscono i ministri al governo del primo ministro “tecnico” Papademos, sono crollati da mesi in tutti i sondaggi. Questo è avvenuto sia per le responsabilità dei due partiti negli ultimi anni di cattiva gestione delle finanze pubbliche (PASOK e ND erano duramente contrapposti fino a pochi mesi fa e ora sono insieme al governo), sia per i piani di austerità che sono stati approvati negli ultimi mesi.
Questo è stato il primo exit poll diffuso dal sito Athensnews.gr, dopo la chiusura delle urne:
Nuova Democrazia 17-20%
PASOK 14-17%
Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) 15,5-18,5%
Indipendenti greci (ANEL) 10-12%
Partito Comunista greco (KKE) 7,5-9,5%
Sinistra Democratica 4,5-6,5%
Alba Dorata 6-8%
LAOS 2,5-3,5%
La soglia di sbarramento per entrare in parlamento è del 3 per cento. Il sistema elettorale greco, che ha una base proporzionale, assegna un premio di maggioranza di 50 seggi al primo partito (non alla coalizione), che dalle prime proiezioni sembra essere Nuova Democrazia. La Coalizione della Sinistra Radicale potrebbe comunque avere ottenuto la maggioranza relativa dei voti.
Alcune cose sembrano già sicure: il partito di estrema destra “Alba dorata”, con la sua bandiera simile a una svastica e la sua pesante xenofobia, dovrebbe entrare per la prima volta in parlamento; i partiti contrari alle misure di austerità concordate con le organizzazioni internazionali sono andati molto bene.
foto: SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images