Chi mangia più carne?
Mangiamo più carni rosse o bianche? E di quanto è aumentato il consumo negli ultimi 50 anni? Un grafico dell'Economist
Cinquant’anni fa il consumo di carne in tutto il mondo era pari a circa 70 milioni di tonnellate. Da allora la quantità di carni utilizzate per scopi alimentari è aumentata considerevolmente, arrivando ai 268 milioni di tonnellate del 2007 (anno più recente di cui sono disponibili i dati definitivi). Questo significa che il consumo per persona di carne è passato da 22 chilogrammi del 1961 a 40 nel 2007. Nel medesimo periodo di tempo si è assistito anche a un certo cambiamento dei gusti: nei primi anni Sessanta il 40 per cento della carne consumata era ottenuta dai bovini, mentre nel 2007 la percentuale si è ridotta al 23 per cento. La carne mediamente più consumata è quella di maiale, con un totale di circa 99 milioni di tonnellate consumate ogni anno. Il cambiamento degli stili di vita, soprattutto in Occidente, ha portato anche a un maggiore consumo di pollame, passato in una cinquantina di anni dal 12 al 31 per cento su scala globale.
Come mostra il grafico dell’Economist, nella classifica dei principali consumatori di carne c’è il Lussemburgo al primo posto, con un consumo stimato intorno ai 132 chilogrammi per persona (i dati sono riferiti al 2007). Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti con quasi 125 chilogrammi e, al terzo, l’Australia con poco più di 120 chilogrammi per persona. L’Italia è al quattordicesimo posto con un consumo per persona pari a 90 chilogrammi circa. Nel nostro paese mangiamo molta carne di maiale e di bovini, mentre è inferiore il consumo di pollame. Nel 2007 abbiamo complessivamente consumato 5,44 milioni di tonnellate di carne.