La Spagna è di nuovo in recessione
E sempre oggi l'agenzia di rating Standard & Poor's ha declassato ben 16 banche spagnole
La Spagna è tornata ufficialmente in recessione, fa sapere l’Instituto Nacional de Estadística spagnolo INE. Nel primo trimestre del 2012, infatti, il Prodotto Interno Lordo della Spagna è calato dello 0,3 per cento, lo stesso ribasso del trimestre precedente. È la seconda volta in pochi anni che la Spagna ritorna in recessione dopo quella, molto grave, del 2009. Nell’ultimo anno, fa sapere l’INE, il PIL spagnolo è sceso mediamente dello 0,4 per cento. Anche l’economia del Regno Unito, la settimana scorsa, era finita in recessione.
La notizia era attesa da diversi giorni e, paradossalmente, è meno grave del previsto. Il 23 aprile scorso, infatti, la Banca Centrale spagnola aveva stimato un calo più marcato del PIL nel primo trimestre del 2012, ossia dello 0,4 per cento. Intanto, sempre oggi, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha annunciato di aver declassato il rating e gli “outlook” di ben 16 banche spagnole, dopo aver già tagliato il rating sovrano della Spagna la scorsa settimana. Tra le banche coinvolte ci sono Santander, la divisione Banesto, Bbva, Banco Sabadell, Ibercaja, Kutxabank, Banca Civica, Bankinter e Barclays.
Insieme a Grecia e Portogallo, la Spagna viene considerata tra i paesi con i conti più a rischio dell’eurozona. I motivi sono diversi. Innanzitutto la disoccupazione, arrivata a livelli record e oramai insostenibili: oltre il 24 per cento della forza lavoro e il 50 per cento dei giovani non hanno un impiego. La Spagna, inoltre, è in forte decrescita: si stima che nel 2012 il suo Prodotto Interno Lordo (PIL) scenderà dell’1,7 per cento.
Il governo del nuovo premier conservatore Mariano Rajoy ha approvato nei primi cento giorni di governo tagli per ben 42,3 miliardi di euro, allo scopo di raggiungere nel 2013 un obiettivo cruciale per l’Europa, cioè il rapporto deficit/PIL al 3 per cento. Il rapporto deficit/PIL della Spagna nel 2011 è salito all’8,5 per cento, superando le stime che lo davano precedentemente al 6 per cento. Dopo molte polemiche, Rajoy si è impegnato con l’Europa a farlo scendere al 5,3 per cento nel 2012. Ieri c’è stata una grande manifestazione in Spagna contro i tagli del governo Rajoy.
nella foto: il premier spagnolo Mariano Rajoy (DANI POZO/AFP/Getty Images)