Le bombe in Ucraina
Quattro esplosioni e ventisette feriti nel Paese dove si svolgeranno tra 6 settimane gli europei di calcio
Oggi sono esplose quattro bombe a Dnipropetrovsk una città nella parte orientale dell’Ucraina: ventisette persone, tra cui nove bambini, sono state ferite. Le autorità hanno fatto sapere che le bombe si trovavano dentro a quattro bidoni della spazzatura sparsi in vari punti della città: «Non è stato arrestato ancora nessuno» ha detto un portavoce della polizia e non è stata data alcuna spiegazione immediata sui possibili autori o responsabili. Nel frattempo, la Procura generale ha formalmente aperto un fascicolo classificando le esplosioni come un «atto di terrorismo».
La prima esplosione è avvenuta ad una fermata del tram alle 11.50 ora locale ferendo tredici persone e mandando in frantumi i finestrini di un autobus e di alcune auto parcheggiate lì vicino. La seconda si è verificata dopo 30 minuti fuori da un cinema: undici persone, nove delle quali erano bambini, sono state ferite. La terza bomba è esplosa poco dopo vicino ad un parco (due feriti) e l’ultima, sempre nel centro della città, non ha causato vittime.
Il presidente dell’Ucraina Viktor Yanukovich ha detto che le esplosioni si sono verificate sei settimane prima del campionato europeo di calcio: queste bombe rappresenterebbero per lui «una sfida a tutta la nazione» che saprà dare una risposta adeguata. Il presidente ha inoltre assicurato la totale sicurezza per le decine di migliaia di tifosi che arriveranno nel Paese tra giugno e luglio.
Dnipropetrovsk (uno dei principali centri industriali del Paese con circa 1,3 milioni di abitanti) è una città molto tranquilla e gli attentati, in Ucraina, sono un evento raro. Negli ultimi giorni la tensione nel Paese è alta a causa della detenzione e delle precarie condizioni di salute di Yulia Tymoshenko, l’ex primo ministro e capo dell’opposizione che si trova nel carcere di Charkiv dopo essere stata condannata a sette anni per abuso di potere.