La Baviera pubblicherà il Mein Kampf
Lo stato tedesco che ne detiene i diritti diffonderà un'edizione commentata, la prima in Germania dal 1945
Le autorità della Baviera, uno dei 16 Land che compongono la Repubblica Federale Tedesca, ha approvato un progetto di pubblicazione del Mein Kampf, il libro di Adolf Hitler che espone l’ideologia nazista. Il progetto, che costerà circa 500 mila euro, sarà la prima operazione di diffusione editoriale del libro in numeri consistenti in Germania e lo pubblicherà in una versione accuratamente annotata e commentata, anche in e-book e nel formato audiolibro.
Il ministero delle Finanze bavarese detiene i diritti d’autore sul Mein Kampf, che scadono nel 2015, 70 anni dopo la morte del suo autore. Fino a oggi le autorità del Land tedesco hanno sempre negato ogni autorizzazione alla pubblicazione del libro di Hitler, ma la prossima scadenza del copyright ha spinto la Baviera a fornire una versione con commento per evitare che la pubblicazione diventi tra pochi mesi monopolio dei gruppi estremisti di destra. Secondo alcuni commentatori, la riluttanza delle autorità nel permettere la pubblicazione è stata eccessiva nel passato recente, dato che il libro è disponibile facilmente fuori dalla Germania e interamente scaricabile da internet, anche in tedesco. In Italia è stato pubblicato diverse volte, tra cui un’edizione a cura del politologo Giorgio Galli per KAOS edizioni, una casa editrice di chiare simpatie di sinistra.
All’edizione commentata lavoreranno professori universitari incaricati dallo stato bavarese, mentre una versione semplificata, pensata per il pubblico scolastico, sarà curata dall’Istituto per la Storia Contemporanea di Monaco. Verrà curata anche una nuova versione in inglese.
Mein Kampf (“la mia battaglia”) venne scritto da Adolf Hitler durante i nove mesi che trascorse in carcere nel 1924, condannato per il fallito tentativo di colpo di stato di Monaco nel 1923. Venne pubblicato in due volumi nel 1925 e 1926 e dopo l’ascesa al potere di Hitler venne stampato in milioni di copie: era anche il regalo che lo stato nazista faceva a ogni coppia che si sposava. Secondo una stima dello storico britannico Ian Kershaw, autore di una delle più importanti biografie di Hitler, alla fine della guerra ne circolavano circa 10 milioni di copie.
Dopo il 1945 gli alleati assegnarono i diritti allo stato bavarese, perché Monaco di Baviera era l’ultimo posto in cui Hitler era registrato come residente, prima di diventare cancelliere del Reich nel 1933. La Baviera ha sempre negato le autorizzazioni alla pubblicazione, che formalmente non è vietata in Germania (come lo sono invece l’esposizione della svastica e il saluto nazista in pubblico), e ha anche intentato diverse cause a chi ha provato ad aggirare il divieto: l’ultima volta lo scorso gennaio, quando un editore inglese ha perso una causa intentatagli dalla Baviera per bloccare il progetto di pubblicazione di estratti del libro allegati a una rivista.
foto: London Express/Getty Images