Il premier pakistano condannato per oltraggio alla Corte Suprema
Gilani è accusato di non aver fatto pressioni sulla Svizzera per riaprire le indagini per corruzione sul presidente Zardari
La Corte Suprema del Pakistan ha dichiarato il primo ministro del paese, Yousaf Raza Gilani, colpevole per oltraggio alla Corte. Il processo contro il premier era stato avviato tre mesi fa e la sentenza è stata pronunciata oggi, al termine delle arringhe di accusa e difesa. Gilani è stato ritenuto colpevole per non aver rispettato le richieste dei giudici, che gli avevano ordinato di chiedere alle autorità Svizzere di riaprire le indagini su alcuni movimenti bancari del presidente pakistano Asif Ali Zardari, sospettato di corruzione. La vicenda va avanti da diverso tempo e costituisce uno dei principali fronti di attrito tra il potere esecutivo e quello giudiziario in Pakistan. Secondo alcuni osservatori, lo scontro sarebbe in parte sostenuto dai vertici dell’esercito, che vorrebbero guadagnare maggiore controllo sul paese.
Gilani ha sempre respinto le accuse di oltraggio alla Corte, ricordando che il presidente gode dell’immunità e che questo condiziona le sue possibilità di azione per verificare le accuse di corruzione. Il primo ministro rischia fino a sei mesi di carcere e potrebbe essere estromesso dal proprio incarico. In diverse occasioni Gilani ha dichiarato che in caso di condanna avrebbe rassegnato le dimissioni.
Secondo i magistrati, il presidente Zardari avrebbe utilizzato alcuni conti bancari in Svizzera per mascherare alcune transazioni economiche, una sorta di riciclaggio di denaro per nascondere un giro di tangenti. In seguito a una prima serie di indagini, la Corte Suprema impose a Gilani di consultare le autorità svizzere e fare pressioni per riaprire il caso legato a Zardari. La difesa del primo ministro ha ricordato che il caso giudiziario in Svizzera fu chiuso dai magistrati locali e non vi era alcun motivo per riaprirlo. Gli avvocati difensori hanno anche ricordato che Zardari gode di immunità internazionale per certi tipi di reato, e che potrà godere di questa condizione fino a quando sarà in carica. Anche per questi motivi, avevano concluso, le accuse di oltraggio alla Corte contro Gilani erano sostanzialmente pretestuose e inconsistenti. Gilani potrà ora ricorrere contro la decisione della Corte Suprema.
foto: Gilani accolto da una folla di sostenitori davanti alla Corte Suprema – AAMIR QURESHI/AFP/GettyImages