Charles Taylor è colpevole
Un tribunale speciale dell'Aja ha riconosciuto l'ex presidente della Liberia responsabile di crimini di guerra e contro l'umanità
All’Aja, in Olanda, la Corte Speciale per la Sierra Leone (CSSR) ha giudicato colpevole l’ex presidente liberiano Charles Taylor per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Taylor era accusato di aver armato e supportato negli anni Novanta i ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Revolutionary United Front, RUF) in Sierra Leone e di essere responsabile di numerosi crimini commessi dai miliziani, tra cui omicidi, stupri, torture e arruolamento di bambini soldato. Il tribunale speciale oggi ha riconosciuto che Taylor è colpevole di aver aiutato e favorito i ribelli del RUF e di aver influito sostanzialmente sui crimini da loro commessi. Tuttavia, la Corte ha riconosciuto che Taylor non comandava direttamente le milizie del RUF e non è riuscita a provare se Taylor facesse parte di “un’organizzazione criminale”.
Charles Taylor è stato presidente della Liberia dal 1997 al 2003, prima di accettare l’esilio in Nigeria su forti pressioni internazionali (per far terminare la guerra civile nel paese) ed essere successivamente estradato in patria solo tre anni dopo. Negli anni Novanta, Taylor aveva provocato la Prima guerra civile in Liberia per rovesciare il regime del presidente Samuel Doe. Tuttavia, Taylor non era accusato dal Tribunale speciale di presunti crimini in Liberia, bensì di aver giocato un ruolo fondamentale nella guerra civile combattuta in Sierra Leone dal 1991 al 2001, che causò decine di migliaia di morti e diverse migliaia di invalidi. Riguardo alle accuse, Taylor si è sempre dichiarato innocente.
La Corte dell’Aja ha riconosciuto inoltre che l’ex presidente liberiano commerciò diversi diamanti ricevuti dai ribelli della Sierra Leone (che erano famosi per amputare gambe e braccia dei civili con i machete), evidentemente per comprar loro armi. Proprio in questo presunto traffico, alcuni diamanti sarebbero stati regalati da Taylor alla modella britannica Naomi Campbell nel 1997. Campbell, in una famosa deposizione dell’agosto 2010, confermò di aver ricevuto “pietre piccole e sporche” ma la sua testimonianza venne poi smentita dall’attrice Mia Farrow, secondo cui Campbell le avrebbe detto di aver ricevuto in regalo un “grosso diamante” da Taylor.
La Corte Speciale dell’Aja ha fatto sapere che la sentenza finale arriverà il 30 maggio prossimo, ma Taylor, a cui oggi è stata negata la parola, potrà parlare il 16 maggio in aula. Il processo era cominciato in Sierra Leone nel marzo 2006 ma poi è stato spostato in Olanda nel luglio dello stesso anno per ragioni di sicurezza. Secondo Human Rights Watch si tratta di una decisione storica da parte della Corte Speciale per la Sierra Leone in quanto Taylor è il primo ex capo di Stato in vita a essere stato giudicato da un tribunale internazionale dopo il processo di Norimberga, in cui venne condannato Karl Dönitz, brevemente a capo della Germania dopo il suicidio di Adolf Hitler. Taylor sconterà la sua condanna, di cui ancora non si conoscono i dettagli, in Regno Unito. Un altro ex capo di Stato che sta affrontando un processo simile è l’ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo, anche lui attualmente detenuto all’Aja.
Foto: AP/Peter Dejong, Pool