Chi era Gideon Sundback
Oggi la homepage di Google si apre e si chiude, in onore dell'ingegnere svedese che inventò la cerniera lampo
La pagina principale di Google di oggi è attraversata da una lunga cerniera lampo. Facendola scorrere verso il basso, la pagina si apre a metà portando ai risultati di ricerca su Gideon Sundback, l’ingegnere a cui si fa risalire l’invenzione delle cerniere che ancora oggi usiamo su pantaloni, gonne, giacche, stivali e via discorrendo. Il doodle, cioè il disegno animato che sostituisce il tradizionale logo di Google, è stato pubblicato oggi sulle pagine del motore di ricerca per ricordare il giorno di nascita di Sundback, che nacque il 24 aprile del 1880 nella contea di Jönköping, nella parte meridionale della Svezia.
(La pagina dei doodle di Google)
Figlio di un fattore benestante, Sundback condusse parte dei propri studi in Svezia, prima di spostarsi in Germania dove ebbe l’opportunità di studiare presso il politecnico di Bingem am Rhein, una cittadina della Renania-Palatinato che sorge nei pressi della congiunzione tra i due fiumi Reno e Nahe. Terminati gli studi, nel 1903 il giovane svedese sostenne e superò l’esame per diventare ingegnere. Due anni dopo emigrò verso gli Stati Uniti in cerca di fortuna.
Arrivato oltreoceano, nel 1905 Sundback trovò impiego in Pennsylvania presso la Westinghouse Electric, una società americana che si occupava, tra le altre cose, della costruzione di sistemi elettrici per uso civile e di apparecchiature per le ferrovie. L’impiego durò poco, meno di un anno, e fu seguito dalla sua assunzione presso la Universal Fastener Company, uno stabilimento di produzione gestito da uno svedese. Lì Sundback conobbe Elvira Aronson, la figlia del manager dell’impianto, e i due si sposarono nel 1909. Complici la bravura di Sundback e i nuovi rapporti familiari, negli anni seguenti l’ingegnere fu nominato capo progettista della Universal Fastener.
La nomina era stata favorita anche dagli studi di Sundback per la creazione della cerniera lampo, tra il 1906 e il 1914. Partendo dai prototipi realizzati da altri progettisti, come Elias Howe, l’ingegnere svedese studiò dei sistemi alternativi per migliorare il principio di funzionamento delle prime cerniere basate sul sistema a gancetti (uncino – anelli) poco affidabile. Nel 1913 dopo diversi anni di studio, Sundback inventò la prima cerniera senza uncini, la “Hookless Fastener No. 1”. Il nuovo sistema permetteva di avere molti più elementi di chiusura per centimetro rispetto al precedente, cosa che rendeva la cerniera molto più resistente e affidabile. Nel 1914 Sundback apportò altre migliorie, creando un sistema che era molto simile a quello che usiamo ancora oggi, con un elemento centrale che incastrava tra loro i dentini della cerniera sfalsati e con estremità da una parte concave e dall’altra convesse.
(Come sono fatte le sedi di Google)
Sundback fece domanda per registrare il proprio brevetto nel 1914 e nel 1917 gli fu regolarmente riconosciuta l’invenzione della cerniera lampo [pdf]. Il nome “zip” (“zipper” negli Stati Uniti) sarebbe arrivato solamente nove anni dopo, quando la società B. F. Goodrich si mise a produrre galosce di gomma con la cerniera ideata da Sundback e che si chiamavano Zipper Boot. Riscossero un notevole successo e contribuirono alle fortune della Universal Fastener, ma per vedere i primi impieghi su larga scala della nuova zip nel campo dell’abbigliamento ci sarebbero voluti ancora una ventina di anni. Il successo e il pieno riconoscimento arrivarono verso la Seconda guerra mondiale, in quegli anni le zip divennero un elemento costante e ben accetto dagli acquirenti per le chiusure di pantaloni, gonne e altri tipi di abito, cosa che contribuì ad alcuni cambiamenti nel gusto e nell’estetica legati all’abbigliamento.
Nel 1951 la Svezia insignì Gideon Sundback della medaglia dell’Accademia reale delle scienze e dell’ingegneria per la sua invenzione. Tre anni dopo, l’inventore della zip moderna morì a causa di un infarto, dopo aver contribuito a creare un gesto che ogni giorno compiono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, da oggi anche su una pagina web.