Qual è il film preferito di Sarkozy?
Un sito specializzato ha chiesto ai candidati presidenziali francesi di indicare i loro 5 film preferiti: un buon modo per farsi un'idea di che tipi siano, in attesa dei primi risultati
Il sito della società francese AlloCiné ha chiesto a tutti i candidati alle presidenziali francesi di indicare i loro cinque film preferiti. Oltre a rispondere, qualcuno ha inviato anche le motivazioni delle scelte o ha aggiunto qualche parere buono per la campagna elettorale, come sulle leggi (molto dibattute in Francia) che tutelano la proprietà intellettuale e il diritto di diffusione delle opere artistiche su internet.
AlloCiné è nata nel 1993 come servizio telefonico per informare sulle programmazioni nelle sale cinematografiche, per poi svilupparsi anche nella promozione delle novità in DVD e in un archivio di dati sui film, in particolare francesi, simile a IMDb.
Nicolas Sarkozy
Sarkozy ha inviato una risposta un po’ articolata e non è voluto stare al gioco fino in fondo:
Credo che la questione non si possa mettere in questi termini, perché non c’è un solo cinema, ma una moltitudine di cinema diversi e incomparabili tra loro. Come potrei fare una classifica tra i film che amo ma che sono così diversi come La passione di Giovanna d’Arco di Dreyer [1928] e i film muti di Lubitsch, anche se realizzati nello stesso periodo, o tra L’Atalante di Vigo e New York-Miami di Capra, usciti nello stesso 1934? Se mi chiedete di cinema italiano, c’è Roma città aperta di Rossellini, o ancora Bellissima di Visconti che mi vengono subito in mente. Credo che il confronto meno scomodo si possa fare tra i diversi film dello stesso regista. Prendete Stanley Kubrick, uno dei miei autori preferiti: per me, Lolita è un capolavoro senza tempo, sia per la sua realizzazione che per il suo cast straordinario – con Peter Sellers in uno dei suoi ruoli più versatili – mentre l’estetica e l’argomento di Arancia meccanica mi sembrano molto invecchiati.
François Hollande
– Sotto la sabbia, film drammatico del 2000 diretto da François Ozon, il primo film della cosiddetta “Trilogia del lutto”.
– Spartacus, celebre film del 1960 diretto da Stanley Kubrick.
– La mia notte con Maud, film del 1969 diretto dal regista francese Eric Rohmer.
– Baci rubati (1968) di François Truffaut.
– Il grande sentiero, un malinconico western di John Ford del 1964.
Marine Le Pen
– Le père Noël est une ordure (“Babbo Natale è spazzatura”), uno spettacolo comico teatrale del 1979 adattato nel 1982 dal regista Jean-Marie Poiré, ambientato durante la vigilia di Natale e molto popolare in Francia.
– Braveheart, il celebre film di e con Mel Gibson sull’indipendentista scozzese del XIII secolo William Wallace, uscito nel 1995.
– Manon delle sorgenti, drammone francese del 1986 con Yves Montand, Daniel Auteuil e Emmanuelle Béart. Remake di un film omonimo degli anni Cinquanta, il regista è Claude Berri.
– Il gladiatore, altro celeberrimo film (di Ridley Scott, 2000) incentrato su un personaggio guerriero come Braveheart, impersonato da Russell Crowe.
– Il silenzio degli innocenti, il thriller del 1991 vincitore di cinque premi Oscar, diretto da Jonathan Demme e interpretato da Jodie Foster e Anthony Hopkins.
Jean-Luc Mélenchon
– Il piccolo grande uomo, film sugli indiani del 1970, con Dustin Hoffman.
– Blade Runner, il capolavoro di fantascienza di Ridley Scott (1982).
– Roma di Federico Fellini (1972).
– Apocalypse Now, il film del 1979 di Francis Ford Coppola sulla guerra in Vietnam.
– La mia Africa, il film del 1985 diretto da Sydney Pollack e ispirato a un celebre romanzo autobiografico di Karen Blixen, con Meryl Streep e Robert Redford.
François Bayrou
– Patrizia, film drammatico del 1940 diretto dal regista Marcel Pagnol.
– Tutti insieme appassionatamente, celebre musical americano del 1965: “un buon esempio di unità nelle difficoltà”, ha aggiunto il candidato presidenziale.
– In famiglia si spara, regia di Georges Lautner (1963): un film franco-italo-tedesco che ha avuto poco successo da noi ma che è diventato un classico in Francia.
– Vogliamo vivere!, una satira del nazismo uscita nel 1942 e diretta da Ernst Lubitsch.
– Pretty Woman, la celebre storia romantica uscita nel 1990, scelta “per Julia Roberts”, come ha specificato Bayrou.
– Il punto sulla campagna elettorale francese
– La guida del Post alle presidenziali francesi
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foto: FRANCOIS MORI/AFP/Getty Images