Francia, vince Hollande
Sarkozy, sconfitto, va al ballottaggio e chiede invano tre dibattiti televisivi: molto bene Marine Le Pen che ha il 20%, risultato deludente per Mélenchon
00.41 – I dati del ministero dell’Interno francese, aggiornati alle 00.15 e basati sul 90 per cento circa dei votanti, dicono che Hollande vince con il 28,44 per cento dei voti, davanti a Sarkozy con il 27,05 per cento. Due sondaggi citati da Le Monde confermano questo risultato dando percentuali molto simili per Hollande (28,3 per cento) e ancora inferiori per Sarkozy (25,8 per cento). Le Figaro, citando quattro diverse società di sondaggi, dice che Hollande sarebbe tra il 28,6 e il 29,2 per cento, con Sarkozy tra il 26,1 e il 27,3. Hollande si trova in questo momento su un aereo che da Tulle (nella Francia centromeridionale) lo sta portando a Parigi.
Punto della situazione alle 23. Le “stime” degli istituti di ricerca mantengono un margine che pare sicuro alla vittoria di François Hollande sul presidente uscente Nicolas Sarkozy: tra l’1,3% per alcuni e il 2,7% per altri. I dati ufficiali parziali – si sapranno i definitivi solo a tarda notte o lunedì mattina – danno Hollande avanti dell’1% con tre quarti dei voti scrutinati. Ancora più certo è l’ottimo risultato dell’estrema destra di Marine Le Pen, che sta vicino al 20%: più di quanto avesse ottenuto suo padre quando andò al ballottaggio con Chirac. Il candidato di sinistra Mélenchon raccoglie il 10% e sperava di superare il 15. I primi sondaggi – già annunciati malgrado i risultati di oggi abbiano dimostrato grossi errori dei sondaggi dei giorni scorsi – prevedono una vittoria di Hollande al ballottaggio, con il 54% contro il 46% di Sarkozy.
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22,41 – Parziali ufficiali delle 22,25.
François Hollande – 7.948.148 – 27,95%
Nicolas Sarkozy – 7.636.669 – 26,86%
Marine Le Pen – 5.420.510 – 19,06%
Jean-Luc Mélenchon – 3.087.280 – 10,86%
François Bayrou – 2.609.907 – 9,18%
Eva Joly – 610.726 – 2,15%
Nicolas Dupont-Aignan – 528.398 – 1,86%
Philippe Poutou – 346.828 – 1,22%
Nathalie Arthaud – 173.387 – 0,61%<
Jacques Cheminade – 71.319 – 0,25%
22,30 – Nuova stima TNS-Sofres/Sopra Group per Le Figaro: François Hollande, 28,6%, Nicolas Sarkozy 27,3%, Marine Le Pen 18,0%, Jean-Luc Mélenchon 11,1% François Bayrou 9,0%.
22,24 – Hollande ha detto che si farà un solo dibattito, come era in programma, e il programma non si cambia.
22,16 – Dati del Ministero dell’Interno sul 75% dei voti : Hollande 27,9%, Sarkozy 26,71%, Le Pen 19,27%, Mélenchon 10,8%, Bayrou 9,18%
22,06 – Anche Ipsos per Le Monde dà al ballottaggio il 54% a Hollande e il 46% a Sarkozy.
22,02 – Le Monde ricorda che Hollande ha già rifiutato finora i dibattiti televisivi.
21,55 – Sondaggio IFOP – Intenzioni di voto al secondo turno: Hollande 54,5%, Sarkozy 45,5%
21,51 – «Chiedo a tutti quelli che amano la patria di unirsi a me. Viva la Repubblica e viva la Francia! Tutto inizia ora»
21,49 – Sarkozy chiede tre dibattiti pubblici.
21,47 – Parla Sarkozy: «I francesi hanno fatto un grande atto di civiltà e hanno smentito tutte le previsioni e sovvertito tutti i pronostici».
21,39 – Nuova stima TNS-Sofres/Sopra pubblicata da Le Figaro: Hollande 28,6%, Sarkozy 27%, Marine Le Pen 18,3%, Jean-Luc Mélenchon 11,1%.
Secondo queste stime il blocco di sinistra (Hollande, Mélenchon, Poutou, Joly e Arthaud) ha il 43,8%. L’estrema destra il 18,3 e la maggioranza (Sarkozy, Dupont-Aignan e Bayrou) il 37,7%.
21,36 – Mélenchon alla tv TF1: “Dobbiamo far perdere Sarkozy”
21,25 – Sta parlando Hollande: “da stasera divento il candidato di tutti i francesi che vogliono voltare pagina”.
21,20 – Il direttore della sua campagna ha detto che Marine Le Pen annuncerà il 1° maggio il suo appoggio per il ballottaggio.
20,59 – Dati ufficiali, al 34% dei voti scrutinati, da Le Monde:
– Hollande : 27,5 %
– Sarkozy : 26,6 %
– Le Pen : 19,9 %
– Mélenchon : 10,4 %
20,52 – Come scrive su Twitter Anais Ginori di Repubblica, “Primi voti scrutinati Ministero Interno: Hollande 27,65%, Sarkozy 26,56%, Le Pen 19,73%”.
20,47 – Libération titola sull’apertura di un’inchiesta sulla pubblicazione anticipata dei dati. Riguarda “l’AFP, due media belgi, uno svizzero, un sito internet neozelandese e un giornalista belga che avrebbe twittato le stime”.
20,41 – L’account di Twitter della campagna di Sarkozy per ora retwitta molto dichiarazioni di altri politici.
20.24 – Dati di tutti i candidati per Le Monde.
20.20 – Le valutazioni principali sono: è andata molto bene Marine Le Pen (più di suo padre quando arrivò al ballottaggio), è andato male Mélenchon.
20.17 – Molti sottolineano che è la prima volta che un presidente uscente va al ballottaggio da secondo.
20.11 – Libération dà Hollande a 28,8, Sarkozy a 27, Le Pen 19, Mélenchon 10,5
20.02 – Secondo le prime stime pubblicate da Le Monde, il candidato del partito socialista François Hollande è primo con il 28,4 per cento dei voti, al secondo posto il presidente uscente Nicolas Sarkozy con il 25,5, terza Marine Le Pen, con il 20.
19.47 – Le foto dei tre principali candidati alle elezioni presidenziali in Francia, mentre votavano stamattina:
19.40 – Le Soir ha pubblicato due grafici che riassumono i risultati degli exit poll che sono circolati sinora nonostante l’embargo:
Fonte: Le Soir
19.25 – Il portavoce del candidato socialista François Hollande, Aurélie Filippetti, ha detto che la vittoria di Hollande al primo turno si prospetta “ampia” e che per il ballottaggio non ci sarà bisogno di altre alleanze.
19.15 – L’agenzia di stampa Agence France Presse ha violato parzialmente l’embargo della pubblicazione di exit poll richiesto dalle autorità francesi fino alle 20 e ha cominciato a riportare diversi risultati nei dispacci dell’agenzia. Tuttavia, AFP rispetterà il divieto per le pubblicazioni su Internet.
19.08 – Il quotidiano svizzero Le Temps ha spiegato in un breve comunicato perché ha deciso di non pubblicare i risultati degli exit poll prima delle 20, come richiesto dalle autorità francesi: “Rispettiamo l’embargo”
19.03 – L’istituto IPOS ha aggiornato nuovamente i risultati dei suoi exit poll: ora Hollande sarebbe al 27,4%, Sarkozy al 25,7%, Le Pen 20%, Mélenchon 11,5%, Bayrou 9 %.
19.00 – Secondo fonti dell’AFP, Hollande avrebbe ottenuto tra il 28 e il 29 per cento dei voti, Sarkozy tra il 25 e il 26.
18.45 – Intanto il sito del quotidiano belga Le Soir, che nelle ultime ore ha anticipato diversi sondaggi nonostante il divieto delle autorità francesi, sembra fuori uso.
18.40 – RTBF ha pubblicato i risultati di due dipartimenti delle regioni della Collettività d’Oltremare della Francia:
– A Saint-Pierre e Miquelon Hollande avrebbe vinto con il 33,75 per cento dei voti (qui Ségolène Royal prese il 26,64 nel 2007), Sarkozy solo il 18,75% (contro il 24,55 del 2007).
– In Guadalupa, invece, Hollande avrebbe ottenuto il 57% dei voti (Royal aveva preso il 38 per cento nel 2007) contro il 23,4 di Sarkozy.
18.29 – Secondo l’istituto IPSOS, l’astensione al voto sarà pari al 20 per cento circa.
18.16 – Secondo le stime riportate da Le Monde, l’affluenza finale del voto si aggirerà intorno all’80 per cento.
18.04 – RTBF ha aggiornato i suoi exit poll, Hollande avrebbe ora il 28 per cento delle preferenze, Sarkozy il 26.
17.57 – Il corrispondente da Parigi del Corriere della Sera, Stefano Montefiori, ha riportato su Twitter voci che ha raccolto all’interno della sede di Parigi del Partito socialista: “Hollande davanti a Sarkozy di due/tre punti, terza Marine Le Pen quarto Mélenchon”.
17.49 – Un altro exit poll riportato da RTBF (Radio-Télévision Belge de la Communauté Française), l’azienda pubblica radiotelevisiva della regione francofona del Belgio, e realizzato alle 16 all’uscita dalle urne, conferma che Hollande avrebbe il 27 per cento delle preferenze, mentre Sarkozy il 25.
17.40 – Secondo un sondaggio dell’istituto IFOP riportato da Le Soir, François Hollande sarebbe al 27 per cento delle preferenze, Sarkozy al 25,5, LePen al 16, Mélenchon al 13, Bayrou al 10,5.
17.26 – Da alcune ore su Twitter viene utilizzato con una certa frequenza l’hashtag #radiolondres. L’hashtag è un chiaro riferimento a Radio Londra della BBC e al ruolo di informazione clandestina che aveva durante la Seconda guerra mondiale in vari paesi europei contro il regime nazista. Non a caso, l’hashtag è stato creato per individuare i tweet “clandestini” che arrivano dall’estero e che riportano exit poll sulle elezioni presidenziali francesi, vietati in Francia fino alle ore 20, anche su Twitter. Anche i nomi dei candidati francesi sono stati criptati sui social network per sfuggire alla censura: capita così che Hollande sia “i Paesi Bassi”, Sarkozy “l’Ungheria”, Le Pen “la Germania” e così via.
Aggiornamento 17.19 – Il Ministro degli Interni francese ha comunicato che l’affluenza degli elettori al voto, alle ore 17, è del 70,9 per cento. Alle elezioni presidenziali del 2007 la percentuale era stata del 73,8 per cento.
Oggi si vota in Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali francesi. Nel caso (quasi certo) in cui nessuno dei candidati si aggiudichi la maggioranza assoluta dei voti, i due candidati più votati parteciperanno al secondo turno, un ballottaggio, che si svolgerà domenica 6 maggio. Oltre alla Francia continentale, si vota anche nei cosiddetti “dipartimenti d’oltremare” (Martinica, Reunion, Guiana francese e Guadalupa), i territori che fanno parte della Francia e che sono gli ultimi resti dell’impero coloniale del paese.
I seggi si chiuderanno alle 18.30, tranne che nelle grandi città, dove resteranno aperti fino alle 20, e proprio per questo si è creato il problema della diffusione di exit poll e risultati attraverso internet prima che tutti i seggi siano chiusi. Qui ci sono gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto. A questo primo turno partecipano dieci candidati:
Nicolas Sarkozy, 57 anni, è il presidente uscente. È il candidato del partito popolare francese, L’Union pour un mouvement populaire. Sarkozy ha iniziato la campagna elettorale in ritardo sul suo avversario diretto, il socialista François Hollande, ma ha recuperato lo svantaggio iniziale e lo ha raggiunto nei sondaggi, intorno al 27 per cento. Il suo obiettivo per il primo turno è arrivare primo, fattore che molti analisti francesi considerano come la sua unica possibilità di vincere le elezioni. Nel 2007 il suo slogan era «lavorare di più per guadagnare di più», ma dopo cinque anni lascia la Francia con un tasso di disoccupazione più elevato e non poche difficoltà economiche.
François Hollande, 58 anni, è il candidato del Partito Socialista francese. Dopo aver vinto le primarie del partito nell’ottobre scorso, Hollande sembrava aver accumulato un netto vantaggio nei sondaggi sul suo avversario Sarkozy. Negli ultimi due mesi questo vantaggio si è ridotto sempre più fino ad annullarsi, e ora i due, secondo gli ultimi sondaggi, si ritrovano entrambi intorno al 27 per cento delle preferenze. Tra le ultime proposte della sua campagna elettorale c’è la tassazione al 75 per cento sulla parte di reddito che supera il milione di euro all’anno. Come Sarkozy, il suo obiettivo è arrivare davanti al primo turno.
Marine Le Pen, 44 anni, è la candidata del Front Nationale, il partito di estrema destra fondato da suo padre, Jean Marie Le Pen, a cui è succeduta alla guida del partito nel 2010. Ha impostato la sua campagna elettorale puntando sulle tematiche storiche del Front Nationale – le problematiche legate all’immigrazione e alla sicurezza sopra tutte – ma a differenza del padre ha lavorato anche sull’immagine del partito, cercando di renderlo più “appetibile” anche per un elettorato meno estremista. Il suo obiettivo è il terzo posto, e gli ultimi sondaggi la danno al 16 per cento delle preferenze.
Jean-Luc Mélenchon, 60 anni, è il candidato del Front de gauche, il Fronte della sinistra, una coalizione che riunisce alcuni dei partiti a sinistra del Partito Socialista. All’inizio della campagna elettorale era considerato un candidato minore in quanto “estremista”, ma nelle ultime settimane ha guadagnato molti punti nei sondaggi arrivando nelle ultime ore al 13,5 per cento delle preferenze. È considerato la grande sorpresa di queste elezioni presidenziali, e il suo obiettivo è arrivare terzo. Ha affermato di non voler sostenere il partito socialista in caso di vittoria di François Hollande.
François Bayrou, 60 anni, è il candidato del Mouvement Démocrate, il Movimento Democratico, un partito indipendente di centro fondato dallo stesso Bayrou dopo le elezioni presidenziali del 2007. Ha impostato la sua campagna elettorale sul sostanziale superamento della differenziazione tra destra e sinistra. L’ultimo sondaggio gli assegna il 10,5 per cento delle preferenze.
Eva Joly, 69 anni, è la candidata di Europe Écologie Les Verts, il partito ecologista francese. È nata ad Oslo, ha sia la cittadinanza francese che quella norvegese, e ha avuto il suo momento di maggior notorietà negli anni Novanta. Ha vinto le primarie del suo partito battendo Nicolas Hulot, ma non è mai riuscita a ottenere più del 5 per cento nei sondaggi, che era il suo obiettivo all’inizio della campagna elettorale.
Alle elezioni presidenziali francesi partecipano anche altri quattro candidati minori, che nei sondaggi sono tutti sotto l’1,5 per cento delle preferenze. Sono Nicolas Dupont-Aignan (del partito Alzati Repubblica, di ispirazione gollista, dato all’1,5%), Philippe Poutou (Nuovo partito anticapitalista, intorno all’1%), Nathalie Arthaud (Lotta operaia, 0,5%), e Jacques Cheminade (Solidarietà e progresso, dato a meno dello 0,1 per cento).
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foto: ERIKA SANTELICES/AFP/Getty Images