Il boicottaggio di Aung San Suu Kyi
Il problema è una parola del giuramento obbligatorio per i nuovi deputati: domani quelli del suo partito boicotteranno la riapertura del parlamento
Oggi il partito Lega Nazionale per la Democrazia (LND) dell’attivista per i diritti umani Aung San Suu Kyi ha annunciato che boicotterà il parlamento nazionale birmano in occasione della sua riapertura, prevista per domani. Il partito LND protesta contro il giuramento che i suoi 43 deputati, recentemente eletti nelle elezioni suppletive del 1 aprile, dovranno fare per sedersi in Parlamento. La protesta dell’LND è contro un passaggio del giuramento che parla dell’impegno dei parlamentari alla “salvaguardia” della Costituzione birmana.
Aung San Suu Kyi e i deputati dell’LND non vogliono pronunciare la parola “salvaguardia” perché non riconoscono l’attuale Costituzione birmana, approvata dalla giunta militare al potere in Birmania fino al marzo 2011, che considerano “antidemocratica”. L’LND vorrebbe cambiare la parola “salvaguardia” della formula del giuramento con un più generico “rispetto”. Visto che sinora il governo della Birmania ha negato di voler cambiare il giuramento, Aung San Suu Kyi ha annunciato il boicottaggio a tempo indeterminato del nuovo Parlamento.
L’annuncio di Aung San Suu Kyi e del suo partito è arrivato un giorno dopo la decisione del Giappone di cancellare circa 3 miliardi di euro di debito della Birmania, promettendo aiuti per lo sviluppo del paese visti i suoi recenti progressi verso la democrazia, quali l’elezione a presidente dell’ex generale Thein Sein nel marzo 2011, lo scioglimento della giunta militare che governava il paese, la liberazione di diversi detenuti politici e le elezioni suppletive di qualche settimana fa.
AP/Khin Maung Win