Le finte vincite della SNAI
Lunedì scorso decine di videolotterie hanno assegnato milioni di euro di premi: SNAI dice che non li pagherà
Lunedì 9 aprile, tra le 15 e le 16, ci sono stati in tutta Italia molte decine di casi di vincite di jackpot milionari alle videolotterie del circuito SNAI, le cosiddette “macchinette” che si trovano in centinaia di esercizi commerciali. Le vincite milionarie, però, sono state frutto di un problema al sistema informatico di gestione del gioco, e ieri la SNAI ha comunicato che non le pagherà – anzi, la SNAI ha detto che le vincite non sono mai avvenute, dato che dalle verifiche nei sistemi informatici risulterebbe che “nessun jackpot è stato assegnato” nel corso di lunedì 9 aprile. Il sistema Barcrest, che gestisce gli apparecchi, è stato bloccato in attesa di individuare la causa del malfunzionamento.
Il circuito interessato è quello delle videolotterie gestite dalla SNAI, la società per azioni privata fondata nel 1990 tra le principali nel settore italiano delle scommesse (da quelle sportive alle videolotterie): i terminali interessati sono quelli di ultima generazione, che sono attivi da circa un anno e che sono controllati da un sistema centralizzato che ha i sistemi di controllo a Roma.
Proprio qui ci sarebbe stato il guasto lunedì pomeriggio, che ha causato l’assegnazione a brevissima distanza di tempo di molti jackpot sia vicini al massimo nazionale (500.000 euro) che molto superiori, di alcuni milioni di euro. Il sistema assegna il jackpot a livello nazionale e con una frequenza di 30-40 giorni circa, fatto che indica con certezza che le vincite sono state frutto di un malfunzionamento. Le vincite sono avvenute, ad esempio, a Verona, Ostia, Fermo, Macerata, Pescara, Francavilla e Lanciano in provincia di Chieti, tre volte di fila nella stessa ricevitoria di Porcari in provincia di Lucca e in altri 180 luoghi circa (se ne parla oggi in molte prime pagine sulla stampa locale).
Secondo quanto racconta Fabio Poletti sulla Stampa, la SNAI è convinta che le vincite siano state causate da un malfunzionamento del sistema o da un attacco di pirati informatici. In alcuni casi le macchinette, dopo aver stampato il tagliando della vincita (spesso con un importo superiore a 500.000 euro, teoricamente impossibile, o con la scritta “vincita da verificare”) si sono spente. Poletti spiega che è molto difficile che le vincite vengano convalidate:
Perchè le vincite siano considerate regolari ci vuole un doppio – se non triplo – via libera. Prima quello del terminale, poi dal cervellone dello Snai e infine dal ministero delle Finanze dove tutte le giocate e le estrazioni e le vincite sono registrate in tempo reale.
Chi ha ricevuto un tagliando che promette una vincita milionaria, come ricordano molti giornali di oggi, ha annunciato in diversi casi che farà causa a SNAI per ricevere ugualmente la vincita. La procura di Lanciano in provincia di Chieti, dove si è verificato uno degli episodi, ha aperto un’inchiesta sulla base di una denuncia ricevuta.
foto: LaPresse