Il cielo scuro di Kabul
Le foto di una tetra giornata di pioggia nel posto dove vediamo sempre sole, polvere e bombe
L’insurrezione in corso da parte dei talebani che ad aprile hanno annunciato l’inizio della “grande offensiva di primavera” costituisce per la già fragilissima situazione politica afghana la più grave minaccia. Gli Stati Uniti, d’accordo con le autorità locali, sono impegnati in un faticoso negoziato con i talebani e hanno detto che lasceranno il paese entro la fine del 2014 cedendo ogni responsabilità alle forze di sicurezza afgane.
Tre giorni fa, dopo circa 18 ore di battaglia, era terminato a Kabul e in altre città del Paese uno degli attacchi più gravi degli ultimi tempi dei talebani contro le istituzioni e il governo in Afghanistan. Erano state colpite la sede della NATO, alcune ambasciate straniere e il Parlamento nazionale.
Nelle foto scattate oggi per le strade di Kabul e lungo il fiume sembra essere tornata la vita “normale”. I venditori ambulanti con la loro merce sotto la pioggia, le persone che camminano sui ponti o guardano la città seduti in un piccolo ristorante. Ma la guerra, in Afghanistan, dura ormai da più di dieci anni: iniziò il 7 ottobre del 2001 e fu dichiarata dagli Stati Uniti e dal Regno Unito allo scopo di combattere l’organizzazione terroristica al Qaida che, con il sostegno dei talebani, aveva fatto del paese il suo principale rifugio e la sua base operativa.