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  • Giovedì 19 aprile 2012

I servizi segreti americani hanno messo sotto controllo Ted Nugent

Il cantante e chitarrista americano ha usato parole molto pesanti contro Obama e ora l'FBI lo ritiene potenzialmente pericoloso

CHARLESTON, WV - OCTOBER 30: Musician Ted Nugent speaks Republican John Raese speaks supporters during a rally for his U.S. Senate campaign October 30, 2010 in Charleston, West Virginia. Raese and West Virginia Gov. Joe Manchin, a Democrat, are embroiled in a hotly-contested race for the seat vacated following the death of Robert C. Byrd. (Photo by Randy Snyder/Getty Images)
CHARLESTON, WV - OCTOBER 30: Musician Ted Nugent speaks Republican John Raese speaks supporters during a rally for his U.S. Senate campaign October 30, 2010 in Charleston, West Virginia. Raese and West Virginia Gov. Joe Manchin, a Democrat, are embroiled in a hotly-contested race for the seat vacated following the death of Robert C. Byrd. (Photo by Randy Snyder/Getty Images)

Il cantante e chitarrista statunitense Ted Nugent è stato messo sotto controllo dai servizi segreti in quanto considerato un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale. L’FBI si sarebbe interessato a Nugent, che è notoriamente di estrema destra, per via dei suoi recenti commenti nei confronti dei democratici e del presidente Barack Obama. Durante un convegno organizzato annualmente dalla National Rifle Association, potente e influente lobby americana a difesa dei possessori di armi da fuoco, Nugent ha detto:

«Se Barack Obama fosse rieletto presidente, a un anno da oggi io sarò morto, oppure in carcere. Dobbiamo imbracciare le armi e scendere sul campo di battaglia, per far saltare le loro teste prima di novembre. La brava gente si piega e lascia entrare il nemico. Se un coyote entra nel tuo salotto e ti piscia sul divano, non è colpa del coyote: è colpa tua che non gli hai sparato prima».

Lo scorso fine settimana Nugent avrebbe aggiunto:

«Se non sai che il nostro Paese si sta pulendo il culo con la Costituzione devi vivere dentro qualche grotta, disperso da qualche parte. Se non riusciamo a spingere, promuovere e reclutare persone che votino per Mitt Romney, siamo finiti. Il prossimo anno saremo peggio di un sobborgo indonesiano. Il nostro presidente, i suoi sostenitori, il nostro vice presidente sono tutti criminali, sono dei criminali».

Reeves Wiedeman, giornalista del New Yorker, ha intervistato più volte Ted Nugent, sentendosi dire cose del genere: oggi scrive che non sono cose improvvisate, dette per impeto o per troppa passione, ma messaggi print-ready, preparati esattamente per il pubblico che si trova di fronte e per ottenere riscontri sulla stampa. “Che questo sia semplicemente deprimente e ignorante, o effettivamente pericoloso, dipende dal vostro punto di vista riguardo il potere della retorica. (Se nemmeno il presidente riesce a convincere le persone di qualcosa, può farlo Ted Nugent?) Di certo però sarebbe apprezzabile che Nugent si rendesse conto che tra chi ascolta le sue parole qualcuno potrebbe avere reazioni meno preparate delle sue”. Nugent ha detto di non aver voluto minacciare nessuno, con le sue parole.

foto: Randy Snyder/Getty Images