Gli esclusi dalle presidenziali in Egitto
Sono dieci e tra loro c'è un popolare candidato salafita, l'ex capo dei servizi segreti di Mubarak e un candidato dei Fratelli Musulmani: si temono proteste violente nel paese
Ieri sera la Commissione Elettorale egiziana ha escluso dieci candidati dalle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 23 e 24 maggio (l’eventuale ballottaggio si terrà il 16 e 17 giugno). La Commissione non ha ancora reso noto le motivazioni dell’esclusione dei dieci candidati, ma si prevede che lo farà nelle prossime ore. Tutti i candidati che non sono stati ammessi alle elezioni hanno già annunciato che presenteranno ricorso nelle prossime ore.
Tra gli esclusi ci sono diverse personalità di spicco, che, almeno secondo i sondaggi, avrebbero ottenuto molti voti alle elezioni. Primo tra tutti il candidato salafita e ultraconservatore Hazem Salah Abu Ismail, che sarebbe stato escluso per via della cittadinanza americana della madre. La notizia dell’esclusione di Abu Ismail, che secondo alcuni sondaggi aveva un consenso di poco inferiore al 30 per cento, era già circolata, e nei giorni scorsi migliaia di suoi sostenitori avevano protestato in Egitto contro la Commissione Elettorale.
Oltre ad Abu Ismail, però, è stato escluso anche Omar Suleiman, ex capo dei servizi segreti nell’era Mubarak, vicepresidente nei giorni delle rivolte e generale dell’esercito, un uomo di cui l’Occidente si è fidato molto negli ultimi anni. Suleiman, che stando ad alcuni recenti sondaggi aveva il 20 per cento delle intenzioni di voto degli egiziani, secondo la BBC non avrebbe raggiunto il numero di firme necessarie per la candidatura (ossia quelle di 30 parlamentari egiziani o, in alternativa, le firme di 30 mila cittadini egiziani aventi diritto al voto).
Sono stati squalificati dalla corsa, inoltre, anche il candidato dei Fratelli Musulmani Khairat El Shater, che aveva deciso all’ultimo di partecipare alle elezioni attirando con questa decisione le critiche di molti laici e attivisti che temono un dominio islamista in Egitto (Fratelli Musulmani e salafiti controllano già il 70 per cento del Parlamento) e Ayman Nour, lo sfidante dell’ex dittatore Hosni Mubarak nelle elezioni presidenziali del 2005. El Shater e Nour sarebbero stati esclusi perché sono stati condannati per vari reati durante la dittatura di Mubarak.
A questo punto, tra i candidati principali rimangono in lizza solo l’ex segretario della Lega Araba Amr Moussa e il medico islamista moderato Abdel Moneim Aboul Fotouh, il quale, se le esclusioni di Abu Ismail ed El Shater venissero confermate, potrebbe aumentare di molto il suo consenso, attualmente fermo intorno all’8 per cento. I candidati esclusi dalla Commissione Elettorale hanno 48 ore di tempo per presentare ricorso. Oggi la tensione in Egitto è molto alta e si temono grandi proteste da parte di salafiti e islamisti contro la decisione della Commissione Elettorale.
– Guida alle presidenziali in Egitto
nella foto, da sinistra Hazem Salah Abu Ismail, Omar Suleiman e Khairat El Shater (AFP/Getty Images)