La Corea del Nord prova a dimenticarsi del missile
Nessuno parla del fallimentare "lancio del satellite" di ieri, mentre si festeggia il centenario della nascita di Kim Il-sung (i video e le foto)
Il giorno dopo il fallito lancio del missile che, secondo le autorità nordcoreane, avrebbe dovuto portare in orbita un satellite (il missile è esploso in volo e finito nel Mar Giallo poco dopo il suo decollo), oggi il regime della Corea del Nord ha provato a dimenticare questo fallimento con una grande manifestazione di massa nel grande stadio Kim Il-sung della capitale Pyongyang.
Hanno partecipato all’evento oltre 100 mila persone (un terzo del pubblico allo stadio era composto da militari in divisa) per quella che è stata presentata come una grande “dimostrazione di fedeltà” del popolo nordocoreano. L’evento fa parte delle celebrazioni del 100esimo anniversario (che ricorre domani) della nascita del padre fondatore e “Presidente eterno” della Corea del Nord, Kim Il-sung, nonno dell’attuale leader Kim Jong-un e padre del “Caro leader” King-Jong-il, morto lo scorso 17 dicembre. Uno dei quotidiani governativi nordcoreani, il Rodong Sinmun, non ha dedicato nell’edizione di oggi nemmeno un articolo al fallimentare lancio del missile.
Sempre ieri, nell’ambito della commemorazione del “Presidente eterno”, tra spari di gioia, una folla festante, fiori e migliaia di palloncini colorati, erano state inaugurate nel centro di Pyongyang due gigantesche statue dorate che raffigurano Kim Il-sung e Kim Jong-il. La cerimonia si è svolta alla presenza del nuovo leader Kim Jong-un.
Nel frattempo, le navi da guerra della Corea del Sud stanno ispezionando il Mar Giallo per cercare i resti del “satellite” caduti in acqua dopo l’esplosione del razzo in volo. L’evento era stato molto pubblicizzato dalla Corea del Nord che aveva invitato anche un gruppo di giornalisti stranieri per l’occasione. Secondo la Corea del Sud e gli Stati Uniti, che insieme alla comunità internazionale hanno condannato il lancio della Corea del Nord, contrario alle direttive di alcune precedenti risoluzioni dell’ONU, il lancio era in realtà un test missilistico a lunga gittata e anzi, secondo la tv sudcoreana YTN, ce ne sarebbe già un secondo in programma.
Dopo il lancio di ieri gli Stati Uniti hanno deciso di bloccare gli aiuti alimentari alla Corea del Nord che erano stati approvati nell’ambito di una moratoria sul suo programma nucleare e della rinuncia a test missilistici accettate dalla Corea lo scorso 29 febbraio. Si tratta di circa 240 mila tonnellate di aiuti alimentari che erano destinati a oltre due milioni di nordcoreani, tra cui soprattutto bambini e donne incinte. Secondo l’ONU ci sono tre milioni di persone in Corea del Nord che hanno gravi carenze alimentari, uno scenario che ricorda quello degli anni Novanta, quando le calamità naturali e il disastro dell’economia dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica causarono la morte per fame di centinaia di migliaia di nordcoreani. L’Unione Europea ha annunciato l’anno scorso l’invio di circa 10 milioni di euro in aiuti alimentari alla Corea del Nord.
foto: AP/Ng Han Guan