L’uomo che fa muovere Londra
Si chiama Peter Hendy, guadagna il doppio di Cameron e il suo consiglio per evitare caos sui mezzi pubblici durante le Olimpiadi è bere una birra dopo il lavoro
Il responsabile dell’agenzia dei trasporti londinese Transport for London (TfL), Peter Hendy, ha un suggerimento preciso per i lavoratori della città che quest’estate si troveranno a utilizzare i mezzi pubblici mentre la città sarà piena di visitatori per le Olimpiadi, che si terranno dal 27 luglio al 12 agosto. Andate a bere una birra dopo il lavoro.
Hendy ha 59 anni e ha lavorato per tutta la vita nel settore dei trasporti, prima per London Transport e per alcune società collegate e poi per l’agenzia che l’ha sostituita nel 2000, TfL. Dal 2006 è il massimo responsabile dei trasporti di tutta l’area metropolitana della capitale britannica. Il suo curioso suggerimento, tanto più particolare per uno che descrive il proprio ruolo come il più defilato possibile (“Non devi mai pensare che stai facendo qualcosa di grandioso. Stai portando la gente a lavorare e poi di nuovo a casa la sera”, ha detto al Wall Street Journal), testimonia la grande pressione che sta ricevendo TfL nella preparazione delle Olimpiadi, che ha già provocato qualche attrito e qualche protesta tra i lavoratori del settore.
Durante le due settimane delle Olimpiadi si prevede un aumento di circa tre milioni di viaggi nel sistema stradale e dei trasporti londinese, dagli attuali 21 milioni circa a 24 milioni. TfL stima che circa l’80 per cento degli spettatori degli eventi sportivi useranno il treno, l’autobus o la metropolitana per raggiungere i luoghi delle manifestazioni. Se i pendolari abituali dal centro cittadino al resto della zona metropolitana di Londra (la cosiddetta Greater London) si fermeranno in zona per qualche ora dopo la fine del loro orario di lavoro, la rete dei trasporti ne riceverà un grande beneficio, ha spiegato Hendy al Wall Street Journal: “Penso che ‘andate a prendervi una birra’ sia un messaggio piuttosto semplice. È estate: e se siete interessati a vedere un po’ di Olimpiadi, i maxischermi [dei pub] sono il mezzo adatto.”
Il sistema dei trasporti londinese ha mostrato di saper gestire bene i grandi afflussi di persone già lo scorso aprile, quando circa un milione di persone hanno partecipato per le strade di Londra alle celebrazioni per il matrimonio del principe William e di Kate Middleton. Ma Peter Hendy, che guadagna annualmente più del doppio del primo ministro, circa 421.000 euro, sa che i londinesi sono soliti lamentarsi delle piccole dimensioni dei vagoni della metropolitana, e nelle ultime settimane si è scontrato in particolare con i tassisti. Se qualcosa dovesse andare storto, le critiche contro di lui sarebbero feroci.
“Il centro di Londra è particolarmente difficile”, dice Hendy nella sede centrale di TfL (nel centro di Londra). Poi si corregge: “Difficile è la parola sbagliata. Diciamo che è una sfida particolare per quanto riguarda la gestione, perché nell’area centrale, normalmente, succedono già parecchie cose.”
TfL sta investendo molto, circa 8,8 milioni di sterline (oltre 10 milioni di euro), nelle campagne promozionali di informazione e pubblicità della rete dei trasporti. Uno dei punti principali della campagna è il sito getaheadofthegames.com, creato per spiegare ai visitatori i tempi di viaggio necessari tra due punti della città e soprattutto per segnalare le zone più problematiche in ogni momento nel sistema dei trasporti, in modo che possano essere evitate.
Hendy dice anche che le Olimpiadi potrebbero essere un’occasione per cambiare qualcosa nelle abitudini dei londinesi e dei pendolari che vengono a lavorare nella città, e persino nel loro modo di lavorare:
Se riusciamo a cambiare qualche comportamento, se riusciamo a trasportare più gente la sera e se riusciamo a persuadere più persone a lavorare negli orari meno intensi e a portarsi a casa il lavoro, allora avremo fatto in realtà un cambiamento permanente nel modo in cui funziona la città. E questa è una cosa molto interessante da tentare.
Nei giorni delle Olimpiadi, aggiunge Hendy, molte migliaia dei 27.000 impiegati di TfL che di solito non hanno contatto con il pubblico saranno utilizzati nelle strade e nelle stazioni, in modo da garantire una migliore informazione per i viaggiatori. Ma Hendy ha finora un avversario principale: i tassisti della città, che sono stati esclusi dall’utilizzo delle corsie preferenziali predisposte per gli atleti, i giornalisti, le autorità e gli organizzatori, oltre ai mezzi di emergenza, e per questo sono infuriati. I tassisti hanno detto che, se non avranno accesso alle corsie preferenziali dell’Olympic Route Network (ORN), lunghe complessivamente diverse decine di chilometri nella capitale, nei giorni delle Olimpiadi se ne andranno tutti in vacanza.
foto: Dan Kitwood/Getty Images