Di Pietro, la Germania e l’Afghanistan
Il leader del secondo partito d'opposizione ieri sera in tv aveva le idee poco chiare sulla politica internazionale
È il tipico genere di strafalcioni sulla politica estera per cui i politici americani vengono derisi per giorni – e a volte per anni. Ma in Italia siamo più indulgenti, vuoi per il minor ruolo sul piano internazionale, vuoi perché con il politico in questione si tende a essere abituati a ben altro, e non gli si attribuiscono grandi competenze su come va il mondo.
Però è esemplare che Antonio Di Pietro, leader di uno dei più importanti e vivaci partiti italiani, non solo non abbia le idee chiare sulla missione NATO in Afghanistan, ma addirittura usi queste idee confuse per far valere i suoi argomenti. Mercoledì sera su Raiuno Di Pietro ha introdotto in una discussione sulle politiche economiche del governo anche una protesta contro la presenza italiana nella missione militare NATO in Afghanistan, e di fronte all’obiezione del conduttore che “ci sono dei trattati internazionali” ha risposto:
«Che vuol dire trattati internazionali? Ma perché la Germania non fa parte dei trattati internazionali? E la Germania sta in Afghanistan? Ma non diciamo…»
Solo che la risposta – che nessuno in studio è stato in grado di dare, stranamente – è che sì, la Germania “sta in Afghanistan”, con la sua missione (la terza per numero dopo Stati Uniti e Regno Unito) confermata fino almeno alla fine del 2014.
(il passaggio è al minuto 1:56:00)