Perché Facebook ha comprato Instagram

E perché ha speso un miliardo di dollari per farlo? Ne vale la pena?

di Emanuele Menietti - @emenietti

Ieri, lunedì 9 aprile, Facebook ha annunciato l’acquisizione di Instagram, l’applicazione per smartphone per scattare e condividere fotografie con effetti artistici con amici e conoscenti. L’operazione costerà al social network circa un miliardo di dollari, parte in denaro e parte con lo scambio di pacchetti azionari. Nelle scorse settimane era stato ipotizzato un possibile interessamento di Facebook per Instagram, ma nessuno aveva immaginato che potesse decidere di investire così tanto denaro, anche se l’applicazione raccoglie da mesi un impressionante successo. Grazie all’acquisizione, il social network potrà espandere la propria presenza nel settore in costante crescita della produzione e condivisione di fotografie, raggiungendo allo stesso tempo molti più smartphone con una propria applicazione.

Che cos’è Instagram
Instagram è una applicazione gratuita ed esiste sull’App Store, il negozio virtuale dei programmi per iPhone di Apple, dal 6 ottobre del 2010. L’idea alla base dell’applicazione è relativamente semplice: scatti una foto e la condividi con i tuoi amici, che la possono commentare e mettere tra le loro preferite. Per trovare e rimanere in contatto con i propri amici e conoscenti, Instangram ha un sistema di ricerca basato su Twitter e Facebook: è sufficiente inserire le credenziali dei propri account e l’applicazione prepara un elenco delle persone che si conoscono che già la usano.

Condividere una fotografia e vedere quelle fatte dai propri conoscenti è un’operazione molto intuitiva, ma Instagram basa buona parte della propria fortuna su un altro dettaglio. Prima di essere condivisa, la foto può essere personalizzata con una serie di filtri ed effetti per conferirle un aspetto vecchio stile, che rinuncia al dettaglio e alla definizione della fotografia digitale per aggiungere particolari sfumature artistiche. Per applicare gli effetti basta scegliere un filtro e al resto pensa l’applicazione. Non sono quindi necessariamente richieste competenze particolari e il risultato finale è quasi sempre soddisfacente. Prima della condivisione si possono aggiungere una breve didascalia e l’area geografica in cui è stato effettuato lo scatto. La foto può essere condivisa, oltre che su Instagram, anche sulla propria bacheca di Facebook e sul proprio profilo Twitter.

Il successo di Instagram
Nonostante fino a qualche settimana fa fosse disponibile solo per iPhone, Instagram ha ottenuto un notevole successo superando i 30 milioni di iscritti in un anno e mezzo circa. La scorsa settimana la società ha messo a disposizione l’attesa versione per gli smartphone che usano Android e l’applicazione è stata scaricata un milione di volte in appena 12 ore. Da quando esiste, Instagram ha gestito la condivisione di più di un miliardo di fotografie e ha di recente annunciato che ogni giorno vengono caricati 5 milioni di nuove foto. I like sulle fotografie crescono al ritmo di 575 al secondo, e ogni secondo ci sono anche 81 nuovi commenti. La società che ha prodotto le applicazioni di Instagram ha 13 dipendenti.

L’acquisizione
L’annuncio dell’acquisizione è stato dato da Mark Zuckerberg, il cofondatore di Facebook, con un breve comunicato pubblicato sul suo profilo. Zuckerberg spiega che Instagram continuerà a essere progettata e sviluppata come applicazione a parte rispetto a Facebook e potrà essere utilizzata anche con altri social network come già avviene con Twitter:

Abbiamo intenzione di mantenere la possibilità di condividere le foto su altri social network, la possibilità di non condividerle su Facebook se non lo vorrete, e la possibilità di seguire nuove persone e di essere seguiti in modo separato rispetto agli amici su Facebook.

Sul blog ufficiale di Instagram, il CEO Kevin Systrom ha assicurato che l’applicazione “continuerà a essere la stessa che avete imparato ad amare”. Le cose potranno cambiare con l’aggiunta di nuove funzionalità e di altri sistemi per integrare meglio Instagram con i servizi di Facebook.

Perché Facebook
Il social network ha basato parte del proprio successo sulla possibilità per gli utenti di condividere, direttamente online, interi album fotografici con i propri amici. Ogni giorno circa 250 milioni di nuove fotografie vengono caricate su Facebook, ma da quando esiste questa possibilità le cose sono rimaste sostanzialmente invariate: si possono aggiungere i like, i tag per identificare le persone che compaiono nelle foto, i commenti e poco altro. Non esistono, invece, sistemi efficaci per personalizzare le immagini e aggiungere effetti artistici come quelli offerti da Instagram. L’acquisizione della società consentirà al social network di usare soluzioni simili a quelli dell’applicazione, senza problemi di brevetti, anche nel proprio sistema per la gestione delle foto degli utenti.

Secondo diversi analisti, i responsabili di Facebook avrebbero deciso di acquisire Instagram anche per neutralizzare un concorrente che iniziava a essere estremamente competitivo nel settore della condivisione delle foto online tramite social network, servizio su cui Zuckerberg ha sempre puntato molto per costruire la fortuna di Facebook. L’applicazione mobile di Facebook permette di scattare foto e di condividerle istantaneamente con gli amici, ma non ha mai consentito di aggiungere particolari effetti per trasformare in qualcosa di più sentimentale e personale le proprie foto. Instagram ha puntato tutto su questi elementi, ottenendo un crescente successo, tale da indurre Facebook a correre rapidamente ai ripari con l’acquisizione. Come spiega Om Malik, di GigaOm: «Alle persone piace Facebook. Le persone usano Facebook. Le persone amano Instagram».

Localizzazione
Instagram ha un sistema molto intuitivo per aggiungere alle fotografie un’informazione geografica sul luogo in cui sono state scattate. È un servizio opzionale (all’inizio non era molto chiaro e portò a qualche lamentela e alla sua modifica) molto utilizzato da chi utilizza l’applicazione e potrebbe tornare utile a Facebook per rilanciare le proprie iniziative legate ai servizi per condividere con gli amici la propria posizione geografica. I tentativi fino a ora realizzati dal social network non hanno avuto molta fortuna, ma le cose potrebbero cambiare grazie all’assiduo utilizzo di questa funzionalità da parte degli utenti.

Pubblicità
Come spesso avviene con le startup, fino a ora Instagram si è concentrata principalmente sullo sviluppo del proprio progetto, facendo affidamento sulle risorse date da diversi fondi di investimenti, ma non ha ancora realizzato un sistema per fare profitti: l’applicazione è gratuita e non contiene pubblicità. Ai responsabili di Facebook spetterà anche il compito di rendere Instagram redditizia nei prossimi anni, sfida molto complicata e delicata perché potrebbe cambiare la percezione del servizio da parte degli utenti.

Un miliardo di dollari
Il CEO di Instagram, Kevin Systrom, possiede il 40 per cento della società, cosa che gli consentirà di ottenere 400 milioni di dollari. Al cofondatore della società, Mike Krieger, che possiede il 10 per cento, andranno 100 milioni di dollari. Il fondo di investimenti Benchmark Capital otterrà 180 milioni di dollari, mentre due altri fondi di investimenti avranno 100 milioni di dollari ciascuno. Gli impiegati si spartiranno circa 100 milioni di dollari a seconda della loro anzianità in azienda.

La scorsa settimana il valore di Instagram era stato valutato intorno a 500 milioni di dollari da alcuni fondi di investimento, che avevano poi annunciato di voler investire circa 50 milioni di dollari nella società. Facebook ha speso quindi il doppio di quella valutazione per comprarsi Instagram. Perché? La valutazione della scorsa settimana era basata su una trattativa avviata un mese fa e tesa alla costruzione di una azienda del tutto indipendente. All’epoca Facebook non aveva ancora formulato alcuna offerta.

Secondo Dan Primack di Fortune, il social network avrebbe presentato la propria offerta dopo la chiusura del nuovo giro di finanziamenti, forse nel corso del fine settimana. Zuckerberg e colleghi avrebbero definitivamente deciso di fare la loro offerta dopo aver visto il successo in poche ore di Instagram su Android e aver avuto notizia dei nuovi investimenti milionari nella piccola società. In pochi giorni avrebbero avviato e concluso la trattativa con una offerta cui non si poteva dire di no. Una cifra così alta ha anche permesso a Facebook di evitare che si potessero fare avanti altri possibili acquirenti e che le cose potessero andare per le lunghe prima di un accordo.