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  • Lunedì 9 aprile 2012

Le elezioni in Ossezia del Sud

Dopo il voto contestato dello scorso novembre, il candidato filorusso, Leonid Tibilov, ha vinto le presidenziali e ha già annunciato "la riunificazione con l'Ossezia del Nord"

Ap
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Ieri si è svolto nella repubblica separatista dell’Ossezia del Sud il ballottaggio delle elezioni presidenziali. Con il 54 per cento dei voti ha vinto Leonid Tibilov, ex capo locale dei servizi segreti russi KGB e politicamente filorusso. Tibilov ha sconfitto l’attivista per i diritti umani David Sanakoyev, che secondo la Commissione Elettorale avrebbe ottenuto il 42 per cento. La Georgia, da cui l’Ossezia del Sud si è separata all’inizio degli anni Novanta, non ha riconosciuto l’esito delle elezioni. Dopo la vittoria, Tibilov ha dichiarato che l’Ossezia del Sud “svilupperà ulteriormente i suoi rapporti con la Russia in tutti i settori” e ha poi annunciato che il “sogno di una riunificazione tra Ossezia del Nord e Ossezia del Sud potrebbe presto diventare realtà”. L’Ossezia del Nord già fa parte della Russia.

Circa 35mila dei 50mila abitanti dell’Ossezia del Sud erano registrati al voto e molti di loro hanno il passaporto russo, tanto che hanno votato anche alle elezioni presidenziali russe del mese scorso, vinte da Vladimir Putin. L’Ossezia del Sud e l’altra provincia separatista Abkhazia hanno dichiarato unilateralmente la loro indipendenza dalla Georgia all’inizio degli anni Novanta, ribadita poi dopo la vittoria della Russia nella guerra contro la Georgia nel 2008, quando le truppe di quest’ultima avevano invaso l’8 agosto l’Ossezia del Sud per poi essere respinte dai soldati russi.

In Ossezia del Sud si era già votato lo scorso novembre, ma la Corte Suprema della piccola provincia aveva annullato il voto dopo l’apparente vittoria al ballottaggio dell’ex ministro dell’Educazione Alla Dzhioyeva contro Anatoly Bibilov, il leader uscente appoggiato dal Cremlino. L’Ossezia del Sud è una provincia che soffre di gravi problemi economici anche per la cattiva gestione dei fondi che arrivano da Mosca: migliaia di cittadini vivono in condizioni di povertà, senza acqua corrente ed energia elettrica. L’indipendenza dell’Ossezia del Sud è riconosciuta solo da Russia e da pochi altri Paesi, come Nicaragua e Venezuela. La gran parte della comunità internazionale la considera ancora parte della Georgia.

nella foto, il nuovo presidente Leonid Tibilov (AP)