I nove minatori intrappolati in Perù
Venerdì l'entrata della miniera di Cabeza de Negro era crollata: il primo ministro è ottimista ma altri esperti sono preoccupati
Oggi il governo peruviano ha chiesto alle compagnie minerarie che operano nel paese di mettere a disposizione esperti e attrezzature per le operazioni di salvataggio dei 9 minatori intrappolati da 4 giorni nella miniera di rame di Cabeza de Negro, che si trova a circa 300 chilometri da Lima. Fino a ora i soccorritori hanno cercato di liberare con vanghe e picconi l’entrata della miniera, bloccata da 8 metri di detriti, ma senza successo.
Il crollo, dice Associated Press, è stato causato da un’esplosione che era stata preparata dagli stessi minatori in una galleria inutilizzata dagli anni ‘80. Nessuno dei nove minatori intrappolati è rimasto ferito nell’incidente. Secondo il primo ministro peruviano Oscar Valdes, che ha rilasciato una dichiarazione alla stampa, i minatori dovrebbero essere liberati entro un paio di giorni. Nel frattempo i soccorritori sono riusciti a raggiungere i minatori con un tubo di plastica, di quelli usati dai pompieri, attraverso il quale riescono a comunicare con loro, ma anche a mandare acqua e razioni alimentari liquide.
Anche se l’attività mineraria rappresenta la principale fonte di entrate per il Perù, secondo Jose de Echave, ex funzionario del ministero dell’ambiente, il paese non è attrezzato per questo genere di interventi di salvataggio. Nell’ultimo anno sono morti 52 minatori in Perù a causa di incidenti sul luogo di lavoro.
foto: CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images