Il presidente del Malawi è in ospedale
Bingu wa Mutharika ha avuto un arresto cardiaco ed è ricoverato in terapia intensiva, dice Associated Press
Il presidente del Malawi Bingu wa Mutharika, 78 anni, è stato ricoverato questa mattina in un ospedale della capitale Lilongwe dopo un arresto cardiaco. Il presidente si troverebbe in terapia intensiva e le sue condizioni sarebbero molto gravi, secondo quanto riporta Associated Press, citando funzionari del governo che hanno parlato sotto il vincolo dell’anonimato perché non autorizzati a parlare con i giornalisti.
Il presidente Mutharika, ex economista della Banca Mondiale, è stato eletto per un secondo mandato di cinque anni (l’ultimo permesso dalla Costituzione) nel 2009, ma negli ultimi anni sono cresciute le accuse nei suoi confronti di nepotismo e di sperpero di denaro, che hanno causato alcune violente proteste.
Nel 2004 Mutharika venne eletto per la prima volta con il Fronte Unito Democratico (United Democratic Front, UDF) di orientamento liberale e democratico in opposizione al partito di maggioranza tra il 1963 e il 1993, il nazionalista Partito del Congresso del Malawi (Malawi Congress Party, MCP), ma pochi mesi dopo l’elezione uscì dall’UDF accusandolo di essere troppo corrotto e fondò un suo partito, il Partito Progressista Democratico (Democratic Progressive Party, DPP) con cui si candidò a un secondo mandato. Lo vinse facilmente, visto anche il periodo di forte crescita economica che attraversava il paese. Nell’ultimo periodo, anche all’interno del DPP ci sono state molte lotte interne, mentre solo due settimane fa Mutharika aveva ripetuto di non avere nessuna intenzione di dimettersi, nonostante le proteste degli attivisti per gli arresti di oppositori politici e le manifestazioni di piazza contro di lui.
Le critiche al crescente autoritarismo di Mutharika hanno portato a una crisi con alcuni paesi fornitori di aiuti economici e umanitari al paese, e in particolare con il Regno Unito: nell’aprile del 2011, un quotidiano del Malawi pubblicò un messaggio diplomatico dell’Alto Commissario britannico (il rappresentante della corona britannica con funzioni di ambasciatore, dato che il Malawi è parte del Commonwealth) Fergus Cochrane-Dyet, in cui definiva il presidente “sempre più autocratico e intollerante”. Cochrane-Dyet venne espulso e da allora, nonostante le successive scuse di Mutharika, le normali relazioni diplomatiche non sono state ristabilite e gli aiuti umanitari sono stati tagliati. Anche Stati Uniti e Unione Europea hanno ridotto gli aiuti, portando a carenze di carburante e di denaro nelle città del Malawi.
Il Malawi, una striscia di territorio stretta e lunga nell’Africa sudorientale, è uno dei paesi più poveri del mondo, in cui gran parte della popolazione vive ancora di agricoltura di sussistenza, sotto la continua minaccia di disastri naturali dovuti alternativamente a piogge e a carestie. Per circa 30 anni dopo l’indipendenza dal Regno Unito, il paese è stato governato dall’autoritario presidente Hastings Kamuzu Banda, ma a partire dal 1993 si sono tenute nel paese quattro elezioni democratiche che ne hanno fatto un esempio di democrazia per molti paesi africani. La corruzione nel paese è comunque molto diffusa, e la popolazione continua a soffrire di altissimi tassi di povertà e di diffusione dell’AIDS.
foto: AMOS GUMULIRA/AFP/Getty Images