Gli autoritratti invisibili di Liu Bolin
Fino all'11 maggio saranno in mostra alla galleria Eli Klein di New York
Liu Bolin è un artista cinese noto per i suoi autoritratti fotografici in cui si fatica a distinguerlo dallo sfondo. Prima di scattare le foto, Liu si fa truccare in modo da mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante, dopo aver studiato molto attentamente le linee e le luci dello sfondo su cui si posiziona.
Liu ha cominciato a lavorare sul concetto di mimetismo e trasparenza nel 2005 a Pechino, dopo la demolizione per decisione del governo cinese del quartiere Suo Jia Cun, una zona che ospitava la più grande comunità di artisti in Asia. Per protesta contro la scarsa considerazione del governo nei confronti degli artisti e del loro apporto alla società cinese, Liu si era fatto fotografare in diverse zone di Pechino dopo essersi fatto truccare in modo da essere praticamente invisibile.
Dopo Pechino, Liu ha realizzato due serie basate sullo stesso principio, ma ambientate a Venezia e a New York. In collaborazione con la rivista Harper’s Bazaar, poi, ha incontrato gli stilisti Jean Paul Gaultier, Erber Albaz (Lanvin), Angela Missoni, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli (Valentino), e li ha truccati come solitamente fa per se stesso sullo sfondo di alcuni abiti che avevano creato per le loro collezioni.
Dal 20 marzo le immagini delle performance di Liu Bolin sono in mostra alla galleria Eli Klein di New York, che oltre alle sue serie sul mimetismo espone anche alcune delle sue sculture. La mostra rimarrà aperta fino all’11 maggio.
Qui altre immagini, e qui il video di come Liu si prepara per le fotografie.