Il sindaco di Lecce scrive al Foglio
Paolo Perrone ha detto che i manifesti piacioni di "Ciao casalinga leccese" erano una "scherzosa trovata" per i social network
Nei giorni scorsi, l’Unità e Il Foglio si sono occupati del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, eletto col centrodestra e oggi in corsa per la rielezione. Negli articoli dei due giornali si parlava dei manifesti affissi in città, contenenti messaggi come questo.
Oggi Perrone ha scritto una lettera al Foglio per spiegare che quegli annunci non sono mai stati affissi per le strade della città, e che sono stati realizzati come una “scherzosa trovata da destinare esclusivamente ai social network”.
Al direttore
Le scrivo per manifestarle il mio disappunto riguardo l’articolo pubblicato sul giornale da lei diretto e riportante il titolo “Come ti smoscio il candidato macho”. Fermo restando l’estrema ironia che farcisce il pezzo, devo farle notare come in questo non si faccia il pur minimo riferimento a un aspetto di fondamentale importanza, direi di determinante rilevanza: il fatto che le locandine in questione non siano assolutamente oggetto della mia campagna di comunicazione politica, ma frutto di una scherzosa trovata da destinare esclusivamente ai social network. Omettendo questa informazione (dimenticando, cioè, di chiarire che questi manifesti non sono mai stati affissi, perché mai realizzati) non soltanto è stato distorto il senso originario dell’iniziativa, ma è stata ingiustamente danneggiata l’immagine della mia persona e della carica istituzionale che rivesto. Mi ritengo dotato di senso dell’umorismo. Diversamente, non avrei deciso – nel presente come nel passato – di voler anche strappare un sorriso ai miei elettori in questi mesi di grande tensione elettorale.Accomunare, come il cronista ha fatto, una vera campagna di comunicazione politica (“mi sono pure smutandato”, è stato riportato) con una trovata goliardica, gioviale e soprattutto rivolta al pubblico degli internauti – arricchendo la cronaca dei manifesti di considerazioni moralizzanti del tutto personali – mi è sembrato eccessivo e non rispondente alla realtà dei fatti. Invito lei e la sua redazione a informarsi sulla mia vera campagna di comunicazione e sui punti salienti della mia azione amministrativa. Anche perché, se doveste girare per le strade della bellissima Lecce, i manifesti delle casalinghe non li trovereste, così come invece nell’articolo in questione è stato fatto intendere e come credo, invece, debba essere rettificato, per il rispetto dei lettori del suo autorevolissimo giornale e della verità. Grazie.
Il direttore, Giuliano Ferrara, ha risposto così:
Gentile sindaco Perrone, capisco il suo risentimento, ma lo spunto era ironico e c’era. Grazie per la replica, e in bocca al lupo. Anche noi siamo gioviali.