Che cos’è il 4G
E LTE? E quando arriva in Italia? Tutto quello che c'è da sapere sui nuovi sistemi per navigare ad alta velocità su smartphone e tablet
Durante la presentazione del nuovo iPad lo scorso 7 marzo, i responsabili di Apple hanno spiegato che l’ultima versione del loro tablet può scaricare dati molto più velocemente attraverso la rete cellulare grazie alla tecnologia 4G LTE. Dove disponibile, il nuovo sistema consente di navigare online con una velocità massima di download fino a 42 Mbps (megabit per secondo). Il nuovo iPad è uno dei primi dispositivi ad avere questa funzionalità, ma la sua presenza ha causato non poche confusioni perché, a differenza delle reti 3G che seguono standard più o meno simili in buona parte del mondo, i sistemi 4G fino a ora esistenti differiscono molto tra di loro e offrono diverse prestazioni. Per fare un po’ di chiarezza, il columnist di tecnologia del Wall Street Journal, Walt Mossberg, ha messo insieme una serie di domande e risposte, che vi proponiamo, sulle reti cellulari per i dati di nuova generazione.
Che cos’è il 4G?
È la quarta e più recente generazione per la gestione dei dati sulle reti cellulari. È più veloce e ha una capacità maggiore rispetto ai sistemi 3G per ora più diffusi. Un’agenzia delle Nazioni Unite in Europa ha dato una definizione tecnica e formale delle reti 4G. C’è poi una definizione meno accurata e più commerciale utilizzata dagli operatori, e quindi in fin dei conti più rilevante per gli utenti finali.
Chi ha bisogno del 4G?
Il nuovo sistema è principalmente indirizzato a chi utilizza dispositivi mobili come smartphone, tablet e computer portatili, e ha bisogno di connessioni veloci per navigare, scaricare le app e leggere le email quando non c’è una rete WiFi nelle vicinanze. Il sistema 4G può arrivare a offrire la stessa velocità delle connessioni domestiche.
Che differenza c’è tra 4G e LTE?
LTE è un acronimo e indica i termini “Long Term Evolution”: è una varietà di 4G, al momento la più rilevante e la più veloce. Secondo diversi esperti è anche il sistema 4G che per ora si avvicina di più alle specifiche e agli standard consigliati dalle Nazioni Unite.
Quali sono le altre versioni di 4G?
Alcuni operatori hanno sviluppato soluzioni legate al WiMax, un sistema alternativo alla trasmissione dei dati su rete cellulare, ma molti esperti tendono a inserire questa tecnologia nelle soluzioni pre-4G. In molti paesi non ci sono per ora regole chiare su cosa possa essere definito 4G o 3G, capita quindi che alcuni operatori definiscano 4G tecnologie che non lo sono. Negli Stati Uniti, per esempio, le società T-Mobile e AT&T hanno definito un sistema 4G la tecnologia HSPA+ (HSPA evoluto), una versione potenziata del 3G. La tendenza di buona parte degli operatori è comunque il progressivo passaggio verso LTE.
Quanto è veloce il 4G?
Dipende tutto dal tipo di dispositivo, dal luogo in cui ci si trova, dal momento in cui ci si collega e dal proprio operatore telefonico. A seconda di queste variabili si possono scaricare dati con velocità tra le tre e le venti volte superiori rispetto al 3G. LTE è il sistema più veloce di tutti, secondo le prove di Mossberg, e garantisce tra i 10 e i 20 megabit per secondo con picchi intorno ai 30 negli Stati Uniti. Le altre tecnologie 4G si fermano molto prima e intorno ai 10 Mbps teorici.
Rispetto alle connessioni domestiche, come se la cava LTE?
Benché si tratti di un sistema che si basa sulle reti cellulari, LTE in molti casi si rivela più veloce della propria connessione a casa. Molto dipende comunque da quanto è satura la rete cellulare quando si accede a Internet.
Chi vince il confronto tra LTE e WiFi?
Il WiFi offre grandi capacità e velocità, ma molto dipende dalla connessione Internet cui è collegato. Nei luoghi pubblici sono spesso disponibili connessioni WiFi con buone prestazioni, ma comunque inferiori a quelle di LTE, almeno negli Stati Uniti e sulla base delle prove condotte da Mossberg: 1 Mbps di media contro i 32 Mbps offerti da LTE.
LTE è più veloce solo per scaricare o anche per caricare e inviare file?
Entrambe le cose.
L’attuale velocità di LTE diminuirà quando ci sarà più gente a usarlo?
È probabile, ma per ora è difficile stabilire con certezza in quale misura perché il nuovo sistema non solo offre maggiore velocità, ma anche maggiore capacità. Nelle aree dove è già attivo negli Stati Uniti, si stima che il servizio messo a disposizione dall’operatore Verizon sia utilizzato da un cliente su dieci.
Con LTE si finisce per scaricare più dati?
È molto probabile. Se usato per scaricare le stesse cose che si potevano ottenere su 3G, il sistema si rivela semplicemente più veloce, ma proprio la velocità potrebbe indurre gli utenti a usare la connessione 4G per eseguire il download di video e foto ad alta definizione, di applicazioni più ingombranti e così via. Gli operatori di solito impongono un tetto massimo di gigabyte scaricati al mese e questo potrebbe influire sui costi per gli utenti.
LTE ha un impatto sulle chiamate vocali?
No, per nulla, perché le chiamate vocali sono gestite con altre reti in parallelo. Gli operatori confidano comunque di spostare col tempo le chiamate su LTE per semplificare il sistema e renderlo più uniforme.
E se non c’è campo LTE?
I nuovi dispositivi mobili compatibili con 4G gestiscono autonomamente le connessioni alle reti cellulari: se LTE non è disponibile si collegano alle reti 3G tradizionali. Diminuisce la velocità ma non si perde la connessione.
LTE funziona in tutti i paesi?
Gli operatori statunitensi hanno iniziato a investire grandi risorse nello sviluppo delle reti LTE nell’America del Nord, ma altrettanto non si può dire per le società telefoniche in altre parti del mondo. Le cose vanno a rilento e fino a ora ci sono state grandi cautele nello sviluppare un particolare sistema, che potrebbe poi non rivelarsi lo standard più usato. La crescente presenza di reti LTE negli Stati Uniti sta comunque inducendo altri paesi a sviluppare e installare ripetitori per tecnologie simili.
E in Italia?
Mossberg non si occupa naturalmente di come stanno andando le cose in Italia con il 4G, e non si perde molto considerato che le principali compagnie telefoniche sono ancora indietro sull’installazione delle nuove reti. Lo scorso autunno si sono concluse le operazioni di assegnazione delle licenze governative per usare LTE nel nostro paese. Le frequenze messe all’asta se le sono aggiudicate i principali operatori: Tim, Vodafone, Wind e H3G (Tre). A febbraio Tim ha annunciato l’avvio della sperimentazione in Italia aperta al pubblico partendo da Torino, Vodafone ha fatto altrettanto avviando l’allestimento di alcune antenne nei principali stadi italiani, iniziando anche in questo caso con un progetto pilota da Torino. Entro fine anno tutti gli operatori dovrebbero essere pronti per la trasmissione dati su LTE nelle grandi città, ma non esistono per ora scadenze certe.
foto: AP Photo/Frank Augstein