James Cameron nella Fossa delle Marianne
Il regista canadese di Titanic e Avatar si è immerso fino a 11 chilometri di profondità per filmare il fondale e raccogliere campioni
Alle quattro del mattino di oggi (ora italiana), il regista canadese James Cameron è riemerso con il suo speciale sommergibile sulla superficie dell’Oceano Pacifico, dopo aver compiuto un viaggio in verticale di circa undici chilometri per raggiungere la Fossa delle Marianne, la fossa oceanica nota per essere la più profonda al mondo. L’operazione, realizzata grazie al National Geographic e al Jet Propulsion Lab della NASA, ha consentito di realizzare immagini e raccogliere dati e campioni che serviranno agli scienziati per capire meglio come funzionano le cose laggiù sul fondale.
Le prime operazioni per valutare la profondità della Fossa delle Marianne, che si trova a est delle Filippine e a sud del Giappone, furono effettuate nei primi anni Cinquanta dal vascello Challenger II della Marina militare delle forze armate britanniche. La prima fossa individuata a circa 10.900 metri fu nominata Challenger Deep, in onore del vascello britannico. Nei decenni seguenti furono effettuate molte altre misurazioni per avere un dato più preciso sul punto più profondo, ora stimato intorno ai 10.994 metri sotto il livello del mare, con una approssimazione di 40 metri.
Nel gennaio del 1960, il batiscafo Trieste della Marina militare statunitense raggiunse la fossa con due persone a bordo. Con loro sorpresa, in prossimità del fondale notarono l’esistenza di diverse forme di vita, come pesci e crostacei evidentemente abituati a vivere a quella profondità e alla enorme pressione. Cameron non è stato quindi il primo uomo a raggiungere ed esplorare il Challenger Deep, ma in compenso è la prima persona al mondo ad aver effettuato l’impresa in solitaria.
Noto per aver realizzato film di enorme successo come Titanic e Avatar, Cameron ha partecipato al progetto anche per poter filmare le profondità della Fossa delle Marianne e realizzare un documentario. Il sommergibile era dotato di particolari telecamere per effettuare riprese tridimensionali, che consentiranno di realizzare video in 3D utili non solo per la divulgazione scientifica, ma anche per i ricercatori che potranno avere immagini più definite e precise per studiare l’ecosistema della Fossa.