Il nuovo presidente del Senegal
Secondo le prime proiezioni il 50enne Macky Sall ha sconfitto il contestato presidente uscente Abdoulaye Wade, che ha già riconosciuto la sconfitta
A meno di clamorose sorprese, Macky Sall è il nuovo presidente del Senegal. Secondo le prime proiezioni, Sall ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali con il presidente uscente, l’85enne Abdoulaye Wade, che ha già riconosciuto la sconfitta e fatto i complimenti a Sall. I risultati ufficiali ancora non ci sono: dovrebbero essere noti tra oggi e domani, al massimo nella giornata di mercoledì, spiegano le autorità senegalesi. Tuttavia, dai primi dati, sembra che Sall abbia vinto con ampio margine. Wade avrebbe perso nettamente anche nella sua circoscrizione di Dakar, quella di Point-E, dove dalle prime proieizioni Sall avrebbe conquistato oltre il triplo dei voti di Wade. Al primo turno Wade aveva ottenuto il 34,8 per cento dei voti contro il 26,6 di Sall.
Ieri sera a Dakar e in altre città del Senegal migliaia di persone erano già scese in strada per festeggiare la vittoria di Sall, anche se ancora non c’è una conferma ufficiale. Non ci sono stati scontri come quelli che avvenuti lo scorso gennaio dopo l’annuncio della Corte Costituzionale senegalese di ammettere Wade alle elezioni presidenziali di quest’anno. Wade ha corso infatti per il suo terzo mandato nonostante la legge ponesse un limite di due mandati. Wade si era appellato ad alcuni cavilli legali e aveva detto che il limite dei due mandati non era retroattivo e che dunque non si applicava al suo caso. Nella circostanza, la Corte Costituzionale aveva escluso dalle elezioni anche il cantante Youssou N’Dour.
Macky Sall è un ingegnere di 50 anni. È stato primo ministro del Senegal dall’aprile 2004 al giugno 2007 e presidente dell’Assemblea Nazionale dal giugno 2007 al novembre 2008, oltre che sindaco della cittadina di Fatick dal 2002 al 2008. Sall è stato a lungo membro del Partito Democratico senegalese (PDS) ma poi è entrato in conflitto con Wade e nel 2008 ha deciso di abbandonare il partito per fondarne uno nuovo, l’Alleanza per la Repubblica (APR), nel quale poi sono confluiti diversi membri di rilievo del PDS in rotta con Wade. In campagna elettorale, Sall ha promesso ai senegalesi di ridurre sensibilmente il costo della vita nel Paese e anche le tasse su vari generi alimentari, soprattutto sul riso. Nelle scorse settimane Sall ha criticato duramente Wade, definendolo vanesio e poco accorto ai bisogni della popolazione, soprattutto dopo che Wade ha annunciato la costruzione di un maestoso “Monumento del Rinascimento africano”, una sorta di “Statua della Libertà” del Senegal.
Il Senegal è una delle nazioni più stabili dell’Africa e l’unica della parte occidentale del continente a non aver mai subito un colpo di Stato. Il presidente Wade tuttavia è stato molto contestato negli ultimi anni, sia per le concessioni sempre più ampie al figlio Karim nel governo, sia per alcuni scandali di corruzione che hanno interessato la sua amministrazione.
foto: ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images