5 libri di Antonio Tabucchi
Come cominciano i suoi libri più famosi, per chi non li ha mai letti (e anche per chi sì)
Lo scrittore Antonio Tabucchi è morto oggi a Lisbona a 68 anni, a causa di un tumore. Lisbona era una specie di sua seconda patria, assieme a Parigi, dove viveva per lunghi periodi. Era nato nel 1943 a Pisa e si era appassionato al Portogallo e alla sua cultura dopo aver scoperto, durante gli anni dell’università, il poeta Fernando Pessoa, di cui era diventato una specie di rappresentante in Italia: uno dei suoi massimi conoscitori, che curò e tradusse molte sue opere.
Il primo libro di Tabucchi, Piazza d’Italia, fu pubblicato nel 1975 dalla casa editrice Bompiani. L’ultimo era uscito nel 2011 per Sellerio e si intitola Racconti con figure. Il libro che gli diede il primo grande successo fu Notturno Indiano (Sellerio), ma il più celebre fu poi il romanzo Sostiene Pereira, che racconta la storia di un giornalista che sfida la censura nel Portogallo degli anni della dittatura di Salazar. Con questo romanzo, da cui Roberto Faenza trasse un film con Marcello Mastroianni, si aggiudicò il premio Campiello e la fedeltà di un grande pubblico.
Tra gli altri libri di Tabucchi che hanno avuto successo, sia di vendite che di critica, ci sono La testa perduta di Damasceno Monteiro e appunto Notturno Indiano, vincitore nel 1984 del premio francese Prix Médicis come miglior libro straniero. Tabucchi scrisse anche per numerosi quotidiani, italiani e stranieri, dal Corriere della Sera all’Unità a Repubblica, da El Pais a Le Monde. Dal 2000 in poi fu diverse volte uno dei candidati italiani per l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura.