16 giudici tributari arrestati a Napoli
La Guardia di Finanza ha arrestato 60 persone accusate di collaborare agli affari della camorra, tra cui anche un docente universitario
La Guardia di Finanza, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito stamattina 60 misure cautelari: per 22 persone la custodia in carcere, per 25 gli arresti domiciliari, per 13 il divieto di dimora a Napoli. Tra gli arrestati ci sono almeno 16 giudici tributari, un docente universitario e 8 tra funzionari e impiegati presso commissioni tributarie. Le persone arrestate sono accusate di aver collaborato a operazioni illecite gestite dalla camorra.
Almeno 16 giudici tributari, otto tra funzionari e impiegati presso Commissioni tributarie, un noto avvocato, che è anche docente universitario e un commercialista sono tra le persone che la guardia di Finanza ha arrestato nel napoletano, nell’ambito di un blitz anticamorra.
ARRESTI – Le misure cautelari, richieste ed ottenute dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono complessivamente 60: per 22 persone è stata disposta la custodia in carcere, per 25 gli arresti domiciliari, per 13 il divieto di dimora a Napoli. L’inchiesta giudiziaria riguarda «affari» di esponenti di rilievo del clan camorristico Fabbrocino, ritenuto egemone nell’area vesuviana e del Nolano, in provincia di Napoli. Attraverso la indagini della Guardia di Finanza si è poi progressivamente allargata a numerose operazioni illecite, fino a coinvolgere imprenditori operanti nei settori della commercializzazione del ferro, della compravendita immobiliare e della gestione di alberghi; ed ha infine chiamato in causa giudici tributari e diversi funzionari pubblici per numerosi episodi di corruzione. Nell’inchiesta, inoltre, risulta coinvolto un noto gruppo imprenditoriale campano con interessi sull’intero territorio nazionale.