L’errore di Nike nel nome delle scarpe
La società si è dovuta scusare per aver chiamato un nuovo modello "Black and Tan", come un gruppo paramilitare durante la guerra di indipendenza irlandese
Nike, la celebre azienda produttrice di materiale sportivo, ha dovuto scusarsi tramite un suo portavoce quando è circolata la notizia che un suo nuovo modello di scarpe, dichiaratamente ispirato alle birre irlandesi, si sarebbe chiamato “Black and Tan”: il nome ha causato grande indignazione in Irlanda perché richiama il soprannome di un violento gruppo paramilitare inglese durante la guerra di indipendenza irlandese del 1919-1921.
Nelle intenzioni di Nike, il nome del modello si riferiva a una bevanda popolare negli Stati Uniti, che è fatta con una miscela di una birra scura (di solito la Guinness Draught, la birra marca Guinness più famosa) e una birra chiara pale ale. La data di lancio del modello (qui alcune immagini), il cui nome non era ancora ufficiale ma che era già apparso come “Black and Tan” su alcuni negozi online e su una pagina del sito di Nike, doveva essere a ridosso della festa di San Patrizio, patrono di Irlanda, il 17 marzo.
In Irlanda la miscela non è diffusa, sia perché “nessun irlandese mischierebbe una Guinness”, come ha scritto il sito Consumerist, sia perché il soprannome “Black and Tans” era quello con cui erano conosciuti i membri della Royal Irish Constabulary Reserve Force, autori di numerosi atti di violenza e rappresaglia contro i civili durante la guerra civile che ha portato alla nascita dell’Irlanda indipendente nel 1921. Come spiega il Belfast Telegraph, il gruppo paramilitare venne creato dopo la Prima guerra mondiale da Winston Churchill (allora segretario di Stato per la Guerra dell’impero britannico). Ne entrarono a far parte molti ex soldati inglesi impiegati nella guerra mondiale, che andarono in Irlanda per provare a reprimere e contenere i moti di ribellione alla corona britannica.
I “Tans”, come venivano anche chiamati, si resero responsabili di grandi devastazioni: uno dei suoi comandanti più celebri, il tenente colonnello Smyth, non aveva problemi a dichiarare che i suoi uomini potevano e dovevano sparare sui civili senza andare troppo per il sottile, nel caso non obbedissero subito all’ordine di fermarsi e alzare le mani. Il loro soprannome, secondo alcuni, derivava dalle uniformi di tipo diverso (sia dell’esercito che della polizia militare) che indossavano: black and tans significa infatti “neri e marroni”.