Le sculture di Miró allo Yorkshire Sculpture Park

Le foto della più grande mostra di sculture dell'artista catalano in Regno Unito, che apre sabato

WAKEFIELD, ENGLAND - MARCH 14: Joan Miro's, grandsons, Emilio Fernandez Miro and Joan Punyet Miro pose beside Personnage (1970) in the Yorkshire Sculpture park on March 14, 2012 in Wakefield, England. Yorkshire Sculpture Park stages the first major UK survey of sculpture by Joan Miro (1893-1983) (Photo by Bethany Clarke/Getty Images)
WAKEFIELD, ENGLAND - MARCH 14: Joan Miro's, grandsons, Emilio Fernandez Miro and Joan Punyet Miro pose beside Personnage (1970) in the Yorkshire Sculpture park on March 14, 2012 in Wakefield, England. Yorkshire Sculpture Park stages the first major UK survey of sculpture by Joan Miro (1893-1983) (Photo by Bethany Clarke/Getty Images)

Sabato 17 marzo aprirà allo Yorkshire Sculpture Park, a West Bretton, la più grande mostra di sculture del Regno Unito dedicata all’artista catalano Joan Miró. Saranno esposte, soprattutto nei giardini del museo, 79 sculture dell’artista realizzate tra il 1946 e il 1982, l’anno prima della morte. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio del 2013.

Miró è considerato uno dei principali esponenti del surrealismo e del dadaismo. Nacque a Barcellona, in Spagna, nel 1893, si trasferì a Parigi negli anni Venti e nel 1924 si unì al gruppo dei Surrealisti. La sua fama iniziò negli anni Trenta, soprattutto come pittore: i suoi quadri erano caratterizzati da forme vaste e piatte colorate con colori molto vivaci e dalla rottura delle convezioni artistiche dell’epoca, che giudicava borghesi e uno strumento di propaganda e di affermazione culturale dei più ricchi. Nel 1954 vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia, nel 1958 il premio internazionale Guggenheim e nel 1972 aprì a Barcellona la Fundació Joan Miró, che raccoglie molte sue opere. Nel 1979 ricevette un dottorato honoris causa dall’università di Barcellona. Iniziò a occuparsi di scultura negli anni Quaranta e soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta, realizzando circa 400 sculture e 400 lavori in ceramica. Morì il giorno di Natale del 1983 nella sua casa a Palma di Majorca. Il poeta francese e teorico del surrealismo André Breton lo definì «il più surrealista di tutti noi».