Il video contro Kony visto dall’Uganda
Un'associazione locale ha proiettato il documentario a Lira, una città del nord dell'Uganda: gli spettatori hanno tirato pietre allo schermo
Ieri sera, martedì 13 marzo, un’associazione di attivisti ugandesi, la African Youth Initiative Network (AYINET), ha proiettato il documentario contro Joseph Kony prodotto da Invisible Children a Lira, una città di circa 100 mila abitanti nel nord dell’Uganda. Erano presenti molti ugandesi che sono stati vittime delle violenze della Lord’s Resistance Army di Kony negli anni passati. Quella di ieri è la prima di una serie di proiezioni del documentario in diverse località del nord dell’Uganda organizzata dall’AYINET, per mostrare Kony 2012 in aree in cui poche persone hanno accesso a internet.
Come mostra un servizio realizzato da Al Jazeera, le reazioni non sono state positive. Un uomo che è stato mutilato mentre era nelle mani dell’LRA ha detto che giudica molto negativamente la campagna che promuove Invisible Children: il fatto che ci sia gente che indossa una maglietta con la faccia di Joseph Kony, ha detto, gli appare un modo di “celebrare” le azioni violente invece che combatterle. IC ha centrato la sua campagna proprio sul mettere da tutte le parti – in poster, volantini, magliette – il viso di Kony, per “renderlo famoso” – “make him famous” è uno degli slogan – e far conoscere le sue azioni, e nel suo video di risposta alle molte critiche che gli sono state mosse ha difeso la sua impostazione.
Al Jazeera ha dedicato molto spazio al documentario e alle reazioni in Uganda, permettendo agli ugandesi di lasciare i propri commenti in una mappa interattiva disponibile sul sito. Il servizio mostra che molti spettatori hanno reagito con rabbia al documentario e verso la fine hanno lanciato pietre verso il telo che serviva da schermo, provocando un’interruzione della proiezione. Un altro spettatore ha detto che il documentario gli è sembrato un modo per “fare soldi” sulle violenze commesse nel loro paese diversi anni fa. Il servizio contiene alcune immagini forti.