Sarkozy si butta a destra
Le foto dello scenografico comizio di ieri a Villepinte, dove il presidente francese ha chiarito una volta per tutte come intende recuperare i voti che lo separano da Hollande
Il presidente francese uscente, Nicolas Sarkozy, ha tenuto ieri a Villepinte, vicino Parigi, un comizio di fronte a 50.000 sostenitori, a sei settimane dalle elezioni presidenziali del 22 aprile che lo vedono opposto principalmente al socialista Francois Hollande e alla candidata di estrema destra Marine Le Pen. Sarkozy è dato in leggera rimonta su Hollande dai sondaggi e ieri ha reso chiaro una volta per tutte dove intende recuperare il consenso che lo separa dal suo avversario socialista: a destra. Almeno al primo turno, allo scopo di neutralizzare gli attacchi di Marine Le Pen.
Già lo scorso 7 marzo in tv Sarkozy aveva detto che “ci sono troppi immigrati in Francia” e aveva promesso, qualora dovesse essere rieletto, di dimezzare nei prossimi cinque anni il numero annuale di ingressi di stranieri. Ieri Sarkozy ha confermato questa tendenza dicendo di essere “cambiato” e di “avere imparato” dai propri errori in questi anni, e per questo ha minacciato l’uscita della Francia dagli accordi di Schengen, che stabiliscono l’abolizione dei controlli sistematici sulle persone alle frontiere interne dei Paesi aderenti. La Francia è tra i paesi promotori degli accordi, che varò nel 1995 (l’Italia aderì due anni dopo, nel 1997). I cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lunga durata possono circolare liberamente all’interno dell’area Schengen, purché “dispongano di mezzi finanziari che possano garantire il proprio sostentamento durante il soggiorno previsto”. Sarkozy ha detto che l’Unione Europea ha un anno per rivedere e migliorare il sistema altrimenti la Francia sospenderà gli accordi.
– La guida del Post alle elezioni presidenziali francesi
Sarkozy ha poi parlato di religione e difeso “i valori francesi”, dicendo che in Francia i bambini di entrambi i sessi devono studiare insieme, nuotare insieme e mangiare lo stesso cibo, respingendo così le richieste delle comunità islamiche che chiedono classi separate tra maschi e femmine e carne halal per i pasti dei loro figli. Il presidente francese ha aggiunto che comunque non abbandonerà gli immigrati e che su questo “non ho lezioni da ricevere da una sinistra che li ha abbandonati” (per quanto, come ricorda il New York Times, i socialisti non eleggano un presidente dal 1988). Sarkozy si è appellato all’identità nazionale, citando Giovanna d’Arco, Victor Hugo, Charles de Gaulle, Robert Schuman e Jean Monnet, e ha criticato “gli intellettuali” che “chiacchierano” definendo i suoi sostenitori “la maggioranza silenziosa del Paese”.
Stando ai sondaggi Sarkozy sta rimontando su Hollande al primo turno ma avrebbe ancora una decina di punti di svantaggio in un eventuale secondo turno contro il candidato socialista. La disoccupazione in Francia è al livello massimo negli ultimi 12 anni, gli elettori sono dati per preoccupati e stanchi per via delle condizioni economiche del paese ma non particolarmente entusiasti nemmeno di Francois Hollande, che ieri ha tenuto un discorso sulla sicurezza nazionale promettendo il ritiro delle truppe francesi dall’Afghanistan entro la fine del 2012 e dicendo che accetterebbe “se necessario” nuove sanzioni sull’Iran pur di impedire “un attacco militare unilaterale”.