Il progetto DigItalia

Cos'è il decreto sul digitale che il governo dovrebbe presentare a giugno

La cosiddetta “Agenda Digitale”, ovvero il progetto di innovazione dell’Italia attraverso l’intervento pubblico, è stata finora più un dibattito ricco e confuso che una road map concreta. Tra le altre sue articolazioni c’è un progetto di legge parlamentare di cui oggi è stata nominata relatrice l’onorevole Deborah Bergamin del PdL, ma che potrebbe essere scavalcato da un piano del governo ribattezzato “DigItalia” e che ieri alcuni quotidiani hanno annunciato per giugno. Così lo ha raccontato il Corriere della Sera.

Quattro famiglie italiane su dieci non hanno la possibilità di collegarsi a Internet tramite rete fissa. E il 39% della popolazione tra i 16 e i 74 anni non si è mai connessa alla rete né fissa né mobile. Il confronto con l’ Europa dice che siamo in ritardo: la media Ue delle case con accesso a Internet è del 73% contro il nostro 62%. Se poi guardiamo i primi della classe, cioè gli svedesi con il 91% o gli inglesi con l’ 85%, risulta evidente l’ esistenza di un gap digitale. Perché se è vero che la pubblica amministrazione italiana offre il 100% di servizi online, in testa a tutti gli altri Paesi, è pur vero che negli ultimi tre mesi solo il 10,7% dei cittadini ne ha usufruito. Per metterci al pari col resto d’ Europa, il governo vuole intervenire. A giugno sarà pronto il decreto DigItalia, una serie di misure normative frutto del lavoro della cabina di regia dell’ Agenda digitale: sei gruppi che dovranno individuare priorità, ostacoli e copertura finanziaria. Insomma, la strategia italiana per recepire gli obiettivi dell’ Agenda digitale europea. Infrastrutture e sicurezza Al Centronord ancora 2 milioni di cittadini sono esclusi dalla banda larga. Una rete adeguata è la pre-condizione per lo sviluppo di Internet. L’ Agenda digitale europea prevede per tutti i cittadini la banda larga entro il 2013 e quella veloce entro il 2020.

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