L’artista più caro del mondo
I quadri del pittore contemporaneo Gerhard Richter sono stati venduti lo scorso anno per un totale di 200 milioni di dollari: il Wall Street Journal prova a spiegare perché
Gerhard Richter è un pittore e artista visuale di Dresda, in Germania, che ha da poco compiuto 80 anni. Una mostra interamente dedicata a lui, intitolata “Gerhard Richter: Panorama”, sta avendo un grande successo nei musei europei, dalla galleria Tate Modern di Londra alla Neue Nationalgalerie di Berlino, dove rimarrà fino al 13 maggio, prima di essere esposta al Centre Pompidou di Parigi. Il Wall Street Journal ha scritto che le opere di Richter sono state quelle più vendute lo scorso anno nel mondo dell’arte contemporanea e ha provato a spiegare perché.
Nel corso del 2011, opere di Richter sono state vendute nelle aste di tutto il mondo per un totale di 200 milioni di dollari (152 milioni di euro), secondo la società specializzata Artnet, superando le cifre a cui, nello stesso anno, sono state vendute le opere di Claude Monet, Alberto Giacometti e Mark Rothko messi insieme. La celebre casa d’aste londinese Sotheby’s ha venduto lo scorso novembre un dipinto di Richter del 1997, “Abstract Painting”, per 20,8 milioni di dollari. Come nota il WSJ, altri artisti viventi, come il 57enne Jeff Koons, vende singole opere a prezzi maggiori, ma il volume totale delle opere di Richter è ampiamente il maggiore.
Richter ha creato circa tremila dipinti, meno della metà degli ottomila di Andy Warhol ma molti di più della produzione completa di Salvador Dalí, che ne dipinse circa 1.200. Circa il 40 per cento delle sue opere sono di proprietà dei musei, e ogni anno ne vengono battute all’asta circa duecento.
Nella sua lunga carriera artistica, Richter ha spaziato molto tra le tecniche compositive e i generi artistici. È nato nella Germania dell’Est, dove cominciò la sua carriera artistica seguendo il realismo socialista imposto dal regime, ma nel 1961 scappò insieme alla sua prima moglie nella Repubblica Federale Tedesca. Nel 1972 era diventato abbastanza famoso da rappresentare la Germania alla biennale di Venezia. I Sonic Youth misero sulla copertina del loro album Daydream Nation, del 1987, un quadro di Richter di quattro anni prima, Kerzle (“candela”), ma il WSJ scrive che il vero “punto di svolta” della sua carriera arrivò nel 1995, quando il celebre Museum of Modern Art di New York comprò per 3 milioni di dollari una sua serie di 15 quadri: da allora iniziò ad essere sempre più richiesto dai collezionisti statunitensi.
Tra le opere di Richter più apprezzate e più ricercate dai collezionisti ci sono i grandi quadri astratti dipinti alla fine degli anni Ottanta, che come spiega il WSJ “hanno tutto l’impatto visivo di un lavoro di Francis Bacon o Rothko, artisti che hanno avuto un picco delle quotazioni prima della recessione”. Queste opere hanno anche la caratteristica positiva, per i collezionisti, di essere facilmente riconoscibili il che le rende “facili status symbol”.
L’aumento delle quotazioni, dice il WSJ, dipende da diversi fattori, non tutti identificabili facilmente. In parte è motivato dalle richieste del mercato, ma da parte loro le case d’asta e i musei lavorano molto per trovare “nuovi maestri da canonizzare”. Richter sembra avere alcune caratteristiche che giocano a suo favore nel mercato dell’arte contemporanea: ha dipinto in molti stili differenti, da quadri estremamente astratti a ritratti di grande realismo, ed è molto prolifico. L’arte contemporanea è poi in un momento di passaggio: lo scorso anno sono morti i due celebri artisti Cy Twombly e Lucian Freud, e collezionisti ed esperti del settore sono alla ricerca di altri grandi nomi per l’arte contemporanea che ne possano prendere il posto.
Un’immagine della mostra “Gerhard Richter: Panorama”
foto: Sean Gallup/Getty Images